L'ISOLA
    
       Mauritius è un'isola vulcanica lunga 58 km da nord a sud e 
      larga 47 km da est a ovest, per un totale di 1.865 kmq (2.040 con Rodrigues 
      e gli isolotti). Sorge nell'Oceano Indiano poco a nord del Tropico del Capricorno 
      a circa 3860 km a sud-ovest dell'India, 2000 chilometri dalla costa orientale 
      dell’Africa, 800 km a est del Madagascar, e 220 km a nord-est di Réunion, 
      l'isola più vicina. Oltre all'isola principale, il paese comprende 
      l'isola abitata di Rodrigues, circa 560 km a nord-est, e alcuni isolotti 
      corallini come Cargados Carajos e Agalega. Mauritius e le sue dipendenze 
      fanno parte delle Mascarene assieme a Réunion (che con Tromelin appartiene 
      all’Africa Francese).
      L'immagine di un rosso tramonto tropicale o di una candida spiaggia lambita 
      da una placida laguna turchese non rende completamente giustizia alla varietà 
      geografica e paesaggistica che Mauritius sa offrire al visitatore.
      Quest'isola, formata da antiche attività vulcaniche, si trova a est 
      del Madagascar, e, in linea d'aria, sono 5.000 i Km che la separano da Bombay, 
      mentre Perth ne dista 6.000. L'estensione territoriale corrisponde, all'incirca, 
      a una porzione poco più grande dell'area metropolitana di Londra: 
      questa caratteristica permette al visitatore di apprezzarne tutti i differenti 
      aspetti, anche avendo poco tempo a disposizione.
      Al centro si estende un altipiano, dalla morfologia accidentata per il gran 
      numero di crateri vulcanici, di corsi e di salti d'acqua che lo punteggiano. 
      Al limite del plateau si ergono tre cime basaltiche, che dominano il profilo 
      dell'isola: il Piton de la Rivière Noire (828 m), il Pieter Both 
      (823 m) e il Pouce (812 m). Il clima è piuttosto mite, e le temperature 
      non raggiungono mai picchi di caldo eccessivo: ne è testimone la 
      rigogliosa vegetazione, una macchia verdissima che rinfresca le alture isolane.
    STORIA E CULTURA
    
      I primissimi visitatori di Mauritius furono i mercanti arabi che la chiamarono 
      Dina Arobi. ?Risalgono al 1510, invece, le prime esplorazioni europee, con 
      i portoghesi di Domingo Fernandez prima e gli olandesi poi, che nel 1598 
      la colonizzarono e le diedero il nome attuale in onore del principe Maurice 
      di Nassau. ?Alla partenza degli olandesi nel 1710 subentrarono i francesi, 
      che la conquistarono nel nome del Re; sotto l'amministrazione di Bertrand 
      François Mahé de Labourdonnais, posto a capo della novella 
      Isle de France, Mauritius avviò un processo di notevole sviluppo 
      culturale ed economico.?L'aumento della ricchezza andò, però, 
      di pari passo con il moltiplicarsi degli episodi di pirateria al largo delle 
      coste; i danni causati alle casse britanniche e la posizione strategica 
      dell'Isola di Francia convinsero ben presto gli inglesi che era necessaria 
      un'invasione. Questa avvenne senza difficoltà nel 1810, anno in cui 
      i francesi si ritirarono e in cui l'isola riprese l'antico nome di Mauritius. 
      ?Il cammino verso la democrazia è parallelo a quello verso l'indipendenza, 
      che comincia nel 1885, anno in cui fu promulgata la prima costituzione. 
      Ottantatre anni più tardi verrà riconosciuta dal Regno Unito 
      la sovranità dell'isola, che entra a far parte del Commonwealth. 
    Un mix etno-culturale
       Agli effetti della politica coloniale britannica si deve il profilo 
      socio-culturale odierno dell'isola: abolita la schiavitù nel 1835, 
      si rese necessario incentivare 'immigrazione di manodopera per le fiorenti 
      attività produttive avviate dai francesi. Indiani e cinesi andarono 
      in successione ad affiancare le etnie europee e africane già residenti, 
      creando la base per l'odierna pacifica mescolanza di popoli e culture che 
      non manca mai di colpire il visitatore.
    
      LA COSTA SETTENTRIONALE
    
           La costa nord dell'isola si caratterizza per la bellezza 
      delle spiagge bianche, circondate e protette dalla barriera corallina, piccolo 
      paradiso per il turista in cerca di riposo e tranquillità.
           A disposizione di chi invece cerca un clima più 
      mondano, ecco schiudersi le porte degli innumerevoli locali che si susseguono 
      lungo il litorale e che hanno guadagnato alla regione la fama di Saint Tropez 
      mauriziana. A completare le bellezze del nord i bellissimi giardini di Pamplemousses, 
      famosi in tutto l'Oceano Indiano fin dal '700 e meta di vivo interesse per 
      botanici e semplici visitatori.
      Da visitare
      Baie aux Tortues et de l'Arsenal
      Deve il doppio nome alle tartarughe marine che qui si recavano per deporre 
      le uova e all'arsenale francese, ora in rovina, la cui struttura è 
      attualmente inglobata nella proprietà dell'Hotel Maritim.
      Pamplemousses
      La cittadina deve la sua meritata fama ai Royal Botanic Gardens. Il parco, 
      creato nel 1735 dal governatore Mahé de La Bourdonnais, ebbe da allora 
      fortune alterne, fino al 1849, anno in cui un orticoltore inglese, James 
      Duncan, lo rilevò piantandovi un gran numero di palme, tuttora visibili. 
      All'ingresso si fronteggiano una bellissima cancellata in ferro battuto 
      e la chiesa più antica dell'isola, San Francesco, costruita nel 1756. 
      ?All'interno più di 500 specie, alcune delle quali davvero rare, 
      come la Talipot palm ( Corypha Umbraculifera ) che solo dopo 50 anni germoglia 
      con un'infiorescenza composta da tantissimi piccoli fiori, per una lunghezza 
      di circa 5 metri, destinata ad appassire dopo poco tempo. Una delle principali 
      attrattive è costituita dalle gigantesche ninfee della specie Victoria 
      Regia , native dell'Amazzonia: un fiore bianco si schiude di giorno dal 
      centro di un'enorme foglia, e si richiude il giorno dopo avendo nel frattempo 
      assunto un colore rosso. Si può ammirare anche una ficus religiosa 
      di 200 anni oltre a numerosi esemplari di bambù dorato, di alberi 
      della gomma e, per Natale, un albero con foglie a forma di crocifissi. Aromi 
      e profumi giocano un grande ruolo nel fascino di questi luoghi: zenzero, 
      cannella, noce moscata, canfora e sandalo riempiono l'aria di note fragranti 
      ed esotiche. E' possibile, inoltre, avvistare cervi di Giava e tartarughe 
      giganti. ?L'orto botanico ospita anche una galleria d'arte e un cimitero.
      Poudre d'Or
      Zona celebre per il naufragio del 1744 del veliero Saint Geran, ricordato 
      da un obelisco ma soprattutto per essere stato immortalato nel famosissimo 
      libro Paul e Virginie di Bernardin de Saint Pierre. Di fronte alla costa, 
      le due isolette d'Ambre e Bernache.
      Le località
      Baie du Tombeau
      Si tratta di una baia molto allungata, ribattezzata a causa dei numerosi 
      naufragi avvenuti sul tratto di barriera antistante, il più famoso 
      dei quali fu quello dell'ammiraglio Peter Both della Dutch East India Company. 
      Qui si svolse anche la battaglia navale di La Preneuse nel 1799.
    Cap Malheureux
      Spostandosi verso est da Grand' Baie, si incontra il villaggio di Pereybère 
      e subito dopo Cap Malheureux, il punto più a nord dell'isola. Questa 
      spiaggia, ora soprattutto meta di giovani, è stata il punto di sbarco 
      degli inglesi nel 1810 durante le manovre dell'attacco a Port Louis. Nelle 
      vicinanze, a Goodlands, si trova Historic Marine, la famosa fabbrica di 
      modellini di navi, meta di collezionisti da tutto il mondo.?Al largo della 
      costa, si staglia il profilo di quattro piccole isole: Coin de Mire, il 
      cui nome deriva dalla sua rassomiglianza con l'angolo di mira di un cannone; 
      Ile Plate, sede di un faro e di un piccolo cimitero del secolo scorso (qui 
      venivano raccolte le navi in quarantena). L'isola e l'isolotto ad essa satellite, 
      Gabriel, sono racchiusi dalla barriera corallina. Su Ile Ronde si può 
      incontrare il fetonte, una sorta di lucertolone piatto, tipico dell'isola, 
      e varie specie di gechi e serpenti, che invece non si trovano nell'Ile aux 
      Serpents che, malgrado il nome, non ospita rettili ma una gran varietà 
      di uccelli.
      Grand' Baie
      Tale è l’estensione di questa baia, che le sue estremità 
      arrivano quasi a racchiudere le acque a cerchio. All’interno, un porto 
      accoglie le imbarcazioni da diporto: da semplice villaggio di pescatori, 
      ora è infatti diventata uno dei principali centri turistici dell’isola.?Punto 
      di ritrovo per sommozzatori e appassionati di immersioni, le sue splendide 
      spiagge sono tra le mete preferite di amanti del surf e del windsurf, e 
      durante la notte il divertimento è assicurato dai diversi club (dove 
      è possibile ascoltare dell’ottima musica) e locali nati negli 
      ultimi anni.
      Pointe aux Canonniers
      Lingua di terra poco a nord di Trou aux Biches, dà sulla splendida 
      spiaggia di Mont Choisy, una delle più famose dell’isola, che 
      si specchia in una laguna dalle acque a dir poco cristalline. Sulla punta 
      della penisola si trovano i resti di un vecchio faro. Il nome deriva dai 
      cannoni della guarnigione francese, tuttora visibili.
      Trou aux Biches
      Il nome di questo piccolo centro, un tempo villaggio di pescatori, sembra 
      dovuto al fatto che qui venivano ad abbeverarsi le femmine dei cervi; curiosamente 
      a Curepipe esiste il suo parallelo, Trou aux Cerfs, per gli esemplari maschi.?A 
      pochi chilometri dal villaggio l'imperdibile Blue Safari Submarine: un sottomarino 
      si immerge a oltre 30 m di profondità, alla scoperta delle incredibili 
      meraviglie faunistiche e della barriera corallina dell'Oceano Indiano. 
    
      LA COSTA OCCIDENTALE
       La regione ovest è caratterizzata dai rilievi montuosi di Moka 
      e della Chaîne de Grand Port, che accompagnano da nord a sud il profilo 
      di questa costa. Il territorio è attraversato da numerosi fiumi, 
      come la Grande Rivière Noire, e i dislivelli morfologici creano dei 
      salti d'acqua imponenti, come le bellissime cascate del Tamarin.
      Meno sviluppata turisticamente, ma non per questo meno affascinante, è 
      l'ideale per gli amanti di pace e tranquillità. La presenza quasi 
      costante di vento garantisce uscite di sicuro divertimento agli amanti di 
      windsurf e vela.
      Morne Brabant
      Promontorio situato sulla punta sud occidentale dell'isola, Morne Brabant 
      raggiunge l'altezza di 555 m ed è collegato all'isola da un sottile 
      lembo di terraferma. Le pendici del monte digradano direttamente sulla spiaggia, 
      protetta dalla naturale difesa della barriera corallina. Il panorama è 
      tra quelli che lasciano senza parole. Questa lingua di terra è stata 
      un tempo rifugio per gli schiavi in fuga dalle piantagioni.
      Penisola di Rivière Noire
      Zona di grande importanza per la pesca d'altura, la penisola è delimitata 
      dai due villaggi di Grande e Petite Rivière Noire. I visitatori possono 
      ammirare un particolare panorama, con boschi di acacia e tamarindo alternati 
      alle tipiche saliere del luogo. Celebre la spiaggia di Tour Martello de 
      l'Harmonie, con la sua particolare sabbia bianca. ?Nei pressi si trovano 
      anche due tra i principali parchi dell'isola. Il Parco Nazionale delle Gorges 
      si estende per oltre 6.500 ettari presentando uno spettacolo indimenticabile, 
      con le sue foreste immense e panorami unici. La Casela, detto anche parco 
      degli uccelli, per l'incredibile numero di differenti specie ed esemplari 
      (oltre 25.000) di volatili presenti nei 25 ettari su cui si estende la riserva. 
      Oltre agli uccelli il parco è abitato da animali d'ogni sorta: lemuri, 
      tigri, pavoni, leopardi, tartarughe e aironi.
      Flic en Flac
      Poco più a nord di Tamarin si trova Flic en Flac, villaggio che negli 
      ultimi anni è divenuto uno dei principali centri turistici di Mauritius, 
      grazie alle sue bellissime spiagge bianche circondate dall’azzurro 
      cristallino del mare e dai verdi boschi di Filaos. Uno spettacolo incredibile 
      anche per chi ama l’immersione, con la stupenda barriera corallina 
      e i coloratissimi abitanti del mondo sottomarino. Flic en Flac è 
      considerata una delle più belle spiagge di tutto l’Oceano Indiano.
      Tamarin
      Salendo dalla penisola di Rivière Noire si arriva a Tamarin, 
      uno dei principali centri turistici della zona ovest. Bellissime spiagge 
      rappresentano la base logistica per le più svariate attività 
      marine, in particolare il surf. A pochi chilometri sono situate le omonime 
      cascate, le più alte dell’intera isola con uno spettacolare 
      salto di quasi 300 metri.
    
      LA COSTA ORIENTALE
       La costa est fu occupata per la prima volta dagli olandesi verso la 
      fine del XVI secolo.
      Ora, ai villaggi di pescatori e alla coltivazione di canna da zucchero, 
      si è affiancato un notevole sviluppo del turismo d'élite, 
      favorito dall'isolamento e dalla tranquillità delle meravigliose 
      spiagge: la barriera corallina forma lagune dai colori spettacolari su cui 
      si affacciano gli splendidi hotel e resort per cui questa costa va famosa.
      Centre de Flacq
      Tra le principali città della costa, sede di un noto mercato; di 
      grande fascino i suoi grandi palazzi ottocenteschi, in particolare il Tribunale 
      Distrettuale, monumento nazionale. Pochi passi e si arriva a Poste de Flacq, 
      con la sua spiaggia, il casinò e la possibilità di visitare 
      uno dei più famosi templi indù.
      Pointe du Diable
      La Punta del Diavolo è il promontorio da cui è possibile ammirare 
      l'intera costa che parte da Trou d'Eau Douce per arrivare a Vieux Grand 
      Port. Era sede di una batteria francese, di cui si possono ancor oggi ammirare 
      i cannoni, monumento nazionale. Il nome deriva da una serie di episodi, 
      risalenti alla metà del Settecento, in cui l'improvviso impazzire 
      delle bussole all'approssimarsi al promontorio veniva attribuito al Maligno. 
      ?Tra la Pointe du Diable e Mahébourg si trova il Domaine du Chasseur, 
      la sterminata riserva vasta quasi mille ettari, per battute di caccia e 
      indimenticabili safari.
    Vieux Grand Port
      Tra i più antichi insediamenti creoli, risalente al '600, è 
      famosa per le sue coltivazione di canna da zucchero. Da ammirare le belle 
      ville coloniali di Ferney, poco a sud della città, tra cui spicca 
      la Residenza Creola.
      Ile aux Aigrettes
      A pochi chilometri dalla costa, l'Ile aux Aigrettes è una riserva 
      naturalistica che conserva esemplari secolari delle foreste costiere tipiche 
      di Mauritius ma offre anche piante native e specie di fauna reintrodotte 
      nell'habitat grazie a un paziente lavoro di ricostruzione dell'ecosistema 
      originario. Fra le attività, l'isola dà rifugio ai piccioni 
      rosa e ai gheppi allevati in speciali strutture per facilitare il loro ritorno 
      nel proprio ambiente naturale .
      Mahébourg
      Fondata nel 1806, è divisa dal fiume La Chaux in due parti ben distinte, 
      di cui una prende il nome di Ville Noire. Forse il centro più attivo 
      della zona orientale, a poca distanza dall'aeroporto di Plaisance, è 
      famosa per la bontà dei suoi biscotti di manioca e per il Museo Navale, 
      sorto mezzo secolo fa a memoria della battaglia del 1810 tra marina inglese 
      e francese; oltre ai cimeli dell'evento, vi si trova anche la ricostruzione 
      di un antico villaggio creolo, con la possibilità di comprare prodotti 
      dell'artigianato locale.?Pregevoli le architetture, con moschee, chiese 
      e templi di tutte le confessioni. Può essere punto di partenza per 
      diverse escursioni: gli isolotti di Mouchoir Rouge e Ile aux Aigrettes, 
      interessanti riserve naturali, la Blue Bay, orlata da splendide spiagge, 
      il Val Nature Park, che si affaccia direttamente sull'orizzonte dell'Oceano 
      Indiano con i suoi laghetti e le sue palme.
      Trou d'Eau Douce
      Uno dei primi insediamenti olandesi, è un piccolo villaggio in cui 
      riscoprire il piacere dei piccoli centri, coi loro vicoli e i loro segreti.
      Con pochi minuti in barca si può raggiungere l’Ile aux Cerfs, 
      le cui spiagge da sogno sono rinomate in tutta Mauritius grazie anche ai 
      caratteristici alberi di casuarina. Oltre ad ammirare i bellissimi cervi 
      che vi abitano, è possibile godere della tranquillità di spiagge 
      isolate oppure essere coinvolti in qualsiasi attività sportiva marina, 
      dall’immersione al windsurf.
      Sempre partendo da Trou d’Eau Douce si giunge fino all’imponente 
      Grande Cascata Sud-est. Di grande fascino è anche il tempio indiano 
      che si trova a Quatres Soeurs sulla strada per raggiungere Pointe du Diable.
    
      LA COSTA MERIDIONALE
      La zona sud dell'isola è caratterizzata dal profilo delle coltivazioni 
      di canna da zucchero e delle enormi piantagioni, spesso aperte alla visita 
      del pubblico.?All'interno il territorio è costellato di laghi, fiumi, 
      torrenti, cascate e bacini idrici. La barriera corallina in questo punto 
      si assottiglia e quindi la costa è più frastagliata che al 
      nord, con un aspetto più aspro e selvaggio.?La presenza di numerosi 
      siti di interesse storico rende questa regione particolarmente attraente 
      agli amanti dell'escursionismo.
      Baie du Cap
      Si tratta di una baia piuttosto profonda che ospita il borgo omonimo, abitato 
      da contadini e pescatori. Nelle vicinanze, i villaggi di Choisy e Saint 
      Martin, quest'ultimo famoso per essere stato il punto d'approdo dei superstiti 
      del vapore Trevessa, affondato nel 1923 durante la rotta verso l'Australia.
      Bel Ombre
      Qui si può visitare una delle piantagioni di canna da zucchero più 
      famose dell'isola, ricordata anche nel celebre romanzo "Paul et Virginie", 
      di Bernardin de St. Pierre. Attorno alle coltivazioni cresce una foresta 
      di ben 800 ettari, la Val Riche Forest, ricca di varie specie floreali e 
      faunistiche, tra cui spicca la presenza di moltissimi cervi. All'interno, 
      il castello di Bel Ombre, una splendida residenza coloniale.
      Riambel
      Villaggio piccolissimo, il cui nome deriva probabilmente da un termine malgascio 
      che significa "spiaggia soleggiata". Il cimitero di Riambel, in 
      riva al mare, è un'affascinante dimostrazione della varietà 
      etnica, culturale e religiosa dell'isola: le caratteristiche tombe, risalenti 
      al '700 e '800, testimoniano la serena e pacifica convivenza delle differenti 
      confessioni.
      Souillac
      Il nome deriva dal visconte di Souillac, governatore dell'isola dal 1779 
      al 1787, ed è il villaggio più importante della costa. In 
      origine semplice borgo di pescatori e lavoratori delle piantagioni, è 
      noto oggi per i giardini Telfair, dal nome di Charles Telfair, che lottò 
      a lungo per ottenere condizioni di vita migliori per gli schiavi. Imperdibile 
      è la falesia Gris-Gris, che offre un previlegiato punto di osservazione 
      dei fantastici tramonti isolani. Poco più a est si ammira la Roche 
      qui Pleure, una formazione rocciosa sul mare in cui le acque entrano e fuoriescono 
      a spruzzo, dando l'impressione che la roccia pianga. Al largo di Souillac 
      scompare progressivamente la barriera corallina.
      Vanille Crocodile Park
      Allontanandosi da Souillac in direzione est, a 2 Km da Rivière des 
      Aiguilles, s'incontra il parco naturalistico Vanille Crocodile Park. Il 
      bizzarro nome deriva dall'unione delle due risorse prevalenti: la coltivazione 
      della vaniglia, che anni addietro era tra le principali entrate della zona, 
      e l'allevamento di coccodrilli; ma nel verde di questo bellissimo parco 
      si possono ammirare anche scimmie di diverse specie, tartarughe giganti 
      e iguane.
      PORT LOUIS
       La capitale di Mauritius sorge sulla costa nord-ovest dell'isola, 
      protetta dalla piccola catena montuosa dei monti Moka.?Fu costruita in questa 
      posizione strategica, intorno a un porto protetto e aperto all'attivit? 
      commerciale dell'Oceano Indiano.
      La visita della citt? riserva numerose tappe notevoli, tenendo a mente un 
      dettaglio curioso:le vie sono indicate da un doppio nome, quello ufficiale 
      e quello tradizionale.
      Champ de Mars
      All'origine il Campo di Marte era, come suggerisce il nome, il luogo di 
      addestamento delle truppe coloniali. In seguito, nel 1812, venne trasformato 
      in ippodromo, funzione che ricopre tuttora, insieme a quella di luogo di 
      incontro per manfestazioni e semplice meta di passeggio. Qui, ogni 12 marzo, 
      si celebra la Festa dell'Indipendenza.
      Chiesa e tomba di Père Laval
      Padre Laval, o l'apostolo dei neri, come venne definito, è una figura 
      importante nella storia di Mauritius. Qui nella chiesa di Saint-Croix, nell'omonimo 
      quartiere dove riposano le sue spoglie, si possono osservare quotidiane 
      processioni di uomini e donne che vengono a rendere omaggio alla figura 
      di questo missionario che tanto lottò per sconfiggere povertà 
      e malattie e portare speranza in un difficile momento della storia dell'isola. 
      Un piccolo museo, dietro la chiesa, raccoglie testimonianze e reliquie del 
      Beato.
      City Hall e Court of Justice
      Questi due edifici, di costruzione relativamente recente, si susseguono 
      lungo la Koenig Street. Di fronte ad essi si staglia il grattacielo Emmanuel 
      Anquetil, sede dell'Ente del turismo. Nelle vicinanze si può ammirare 
      la piccola casa di legno, monumento nazionale, del padre della nazione mauriziana, 
      Sir Seewoosagur Ramgoolam.
      La Cittadella
      Detta anche Fort Adelaide, è una vera e propria rocca fortificata, 
      posta sulle alture a nord del Campo di Marte. Il secondo nome le viene dalla 
      moglie di re Guglielmo IV. Un tempo roccaforte per l'appostamento e il controllo 
      di eventuali disordini all'interno della città, ha ora una funzione 
      molto meno marziale: è infatti sede di concerti e spettacoli artistici 
      vari.
      La Moschea Jummah
      Tra Royal Street e Jummah Mosquee Street, si staglia l'imponente struttura 
      della principale moschea dell'isola. Curiosamente, proprio al centro del 
      quartiere cinese. I colonnati interni, i pavimenti in marmo e le terrazze, 
      costruiti con materiali provenienti dall'India, valgono la sosta. Bellissima 
      anche la porta d'ingresso, in tek scolpito, con un arco decorato e incisioni 
      in rame.
      Le cattedrali
      Due sono le cattedrali principali della città: quella cattolica di 
      Saint Louis, e quella anglicana di St. James, in Poudrière Street. 
      La prima venne più volte ricostruita. Alla sua sinistra si trova 
      il palazzo episcopale, in stile coloniale ottocentesco e un bellissimo giardino. 
      La cattedrale di St. James sorge su una polveriera, trasformata dagli Inglesi 
      in luogo di culto nel 1812 e consacrata solo nel 1850. Nello scorso secolo 
      le sue possenti mura ospitarono i cittadini che cercavano rifugio dai cicloni.
      Le pagode cinesi
      In tutta la città se ne possono ammirare di splendide, ma la principale 
      è senza dubbio quella ai piedi della collina Signal. Altri esempi 
      li troviamo accanto al Campo di Marte (tempio Lam Soon) e nella parte occidentale 
      della città (l'antico tempio Kwan Tee, dedicato alla divinità 
      guerriera della giustizia). Rappresentativo e coloratissimo l'edificio del 
      China Cultural Centre, centro di diffusione della cultura cinese sull'isola.
      Line Barracks
      Perfetto esempio di architettura coloniale francese, questo complesso nasce 
      per ospitare marinai e soldati di passaggio sull'isola. Attualmente è 
      sede del Comando di Polizia
      Place d'Armes
      La Piazza d'Armi, o Place Sookdeo Bissoondoyal, è il cuore urbano, 
      punto di partenza per la scoperta della città vecchia. Al centro 
      si evidenzia la statua di La Bourdonnais, eretta qui nel 1985 a celebrare 
      colui che i mauriziani considerano il vero e proprio fondatore della città; 
      alle sue spalle, il Fleur de Lys, simbolo e monumento dei 250 anni della 
      fondazione del porto stesso. Dalla piazza partono tre viali che terminano 
      proprio di fronte alla Government House, sede degli antichi governatori 
      e attualmente del Parlamento. A destra del palazzo il Treasury Buildings, 
      che ospita il Ministero del Lavoro e la Banca Commerciale di stato, caratterizzato 
      da una bellissima veranda esterna che percorre tutto il primo piano. Al 
      suo fianco, il Mauritius Institute. Un enorme baobab, proprio di fronte 
      al palazzo, presidia l'ingresso del Natural History Museum dove si può 
      ammirare una ricostruzione del dodo.?I giardini della Compagnie des Indes 
      accolgono i turisti col ristoro della loro ombra, un angolo di natura con 
      bellissime palme, una fontana e alcune statue dei personaggi più 
      celebri della storia locale.
      Mercato Centrale
      Le coloratissime bancarelle che si trovano fra Farquhar Street e Queen Street 
      offrono un'atmosfera allegra e una gran varietà di prodotti: oltre 
      ai tradizionali souvenir di artigianato malgasci, potrete ammirare cataste 
      variopinte di frutta e verdura e trovare i tipici rimedi della medicina 
      ayurvedica proposti dagli erboristi, consistenti in foglie di diverse piante 
      con cui vengono preparate infusioni. Il mercato è aperto dal lunedì 
      al venerdì dal primo mattino fino alle 17.30, il sabato fino alle 
      12.
      Teatro Lirico
      Costruito nel 1822, rappresentò in passato il centro della vita culturale 
      della capitale. Attualmente in cartellone ospita, quasi esclusivamente, 
      rappresentazioni teatrali in lingua creola.
      Museo di Storia Naturale
      La perfetta riproduzione di un dodo, uccello estintosi nel 1681 e divenuto 
      un simbolo della necessità di salvaguardare l'ecosistema, è 
      la principale attrattiva di questa interessante collezione che vanta numerosi 
      esemplari di specie scomparse a causa dell'uomo - come il piccione olandese 
      delle Seychelles, lo storno crestato di Bourbon e il pappagallo del Madagascar 
      - e una ricchissima rassegna di animali marini. Il museo è aperto 
      tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle 9 alle 16 (dalle 9 alle 
      12 nel finesettimana) e l'ingresso è gratuito.
      Museo Postale
      Vanta un'impressionante collezione di francobolli di Mauritius, fra cui 
      alcune copie dei celeberrimi "Post office" (che, emessi nel 1847, 
      vennero immediatamente ritirati per un errore di dicitura e sono fra i più 
      ambiti dai collezionisti), ma presenta anche numerose curiosità legate 
      agli ambienti dell'isola legati al mondo delle poste e comunicazioni, fra 
      cui un magnifico modellino del vecchio ufficio telegrafico di Port Louis. 
      Lo si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 
      16 e il sabato dalle 9 alle 11.30, l'ingresso è gratuito.
      Museo della fotografia
      Nato grazie alla passione del fotografo locale Tristan Bréville, 
      offre una ricca collezione di antiche macchine fotografiche e di stampe, 
      nonché un vastissimo archivio di foto storiche di Mauritius. Si può 
      visitare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.
    
      ENTROTERRA
      Famosa per lo splendido oceano, per le lagune e i tramonti tinti di rosa, 
      l'isola di Mauritius sa offrire in realtà anche splendidi spettacoli 
      naturali e architettonici lontano dal candore delle spiagge. Foreste, parchi 
      naturali, riserve, piccoli centri e antiche residenze meritano un'attenta 
      visita per un viaggio a cavallo tra la storia coloniale e una natura incontaminata.
      La regione occidentale è caratterizzata dai rilievi montuosi di Moka 
      e della Chaîne de Grand Port, che accompagnano da nord a sud il profilo 
      di questa costa. Il territorio è attraversato da numerosi fiumi, 
      come la Grande Rivière Noire, e i dislivelli morfologici creano dei 
      salti d'acqua imponenti, come le bellissime cascate del Tamarin.
      Meno sviluppata turisticamente, ma non per questo meno affascinante, è 
      l'ideale per gli amanti di pace e tranquillità. La presenza quasi 
      costante di vento garantisce uscite di sicuro divertimento agli amanti di 
      windsurf e vela.
      Domaine Les Paillee
      A pochi Km da Port Louis si apre questa immensa riserva naturale, di oltre 
      1500 ettari, nata con lo scopo di far rivivere le antiche atmosfere dell'isola. 
      Imperdibile per le famiglie con bambini, Domaine les Pailles offre gite 
      su carri e trenini trainati da cavalli, e la visita alla riproduzione funzionante 
      di uno zuccherificio azionato da buoi, una distilleria di rum, un giardino 
      di erbe, una sorgente naturale. Il centro ippico della tenuta, Les Écuries 
      du Domaine , dispone di cavalli da dressage e da corsa a ostacoli, nonché, 
      per i più piccoli, pony gallesi. L'atmosfera è allietata ulteriormente 
      da diversi ristoranti etnici, da un jazz club e un casinò.
      Eureka House
      Edificata nel 1830 a breve distanza da Moka, restaurata e aperta al pubblico 
      sotto forma di museo nel 1986, offre una splendida vista sulla vallata circostante. 
      Caratteristici i cottage in pietra costruiti sul retro. Questa residenza 
      rimane uno dei musei più affascinanti di Mauritius: diverse sale 
      sono dedicate alla musica e all'arte; altre contengono antiche mappe e oggetti 
      casalinghi spesso bizzarri, come una doccia dell'era coloniale. La si può 
      visitare tutti i giorni dalle 9 alle 17.30.
      Moka Town
      Posta circa 12 Km a sud di Port Louis, la cittadina di Moka si può 
      considerare a ragione la capitale culturale dell'isola. Vi si trovano infatti 
      i due più importanti istituti accademici: la University of Mauritius 
      e il Mahatma Gandhi Institute, fondato per tutelare e promuovere la cultura 
      indiana del paese. Imperdibile la visita al Folk Museum of Indian Immigration, 
      curato dal Gandhi Insitute, in cui sono custoditi oltre 2000 volumi risalenti 
      all'Ottocento, nonché una piccola collezione di oggetti di artigianato, 
      gioielli, di cui molti datati al tempo delle prime immigrazioni di indiani, 
      strumenti musicali tradizionali e utensili domestici. ?Merita una visita 
      il circondario: bellissimi paesaggi silvani, montagne maestose e un numero 
      impressionante di ville, tra cui Val Ory, un tempo residenza dello scià 
      persiano Reza Palevi. Molto interessante dal punto di vista storico è 
      Le Réduit (Il Rifugio), castello a due piani costruito nel 1794 e 
      oggi residenza ufficiale del governo. Il parco della villa, che si estende 
      per oltre 130 ettari, offre lo spettacolo imperdibile dei suoi giardini, 
      che le hanno valso la fama di Versailles tropicale.
      Trou aux Cerfs
      È un affascinante vulcano spento ricchissimo di verde da cui si gode 
      di una vista magnifica su tutta l'isola, comodamente seduti sulle panchine 
      che circondano il cratere. Per raggiungerlo si compie una piacevole passeggiata 
      in lieve pendenza. Una curiosità: sul vulcano si trova una stazione 
      radio che ha il compito di controllare la formazione e lo spostamento dei 
      cicloni.
      Grand Bassin
      Una leggenda suggestiva è legata a questo splendido lago sacro, che 
      secondo la tradizione sarebbe nato dalle gocce d'acqua cadute dal capo del 
      dio Shiva, affascinato dalla bellezza di Mauritius, mentre volando portava 
      su di sé il fiume Gange per impedire un'inondazione. Ogni anno fra 
      febbraio e marzo il bacino è meta di un pellegrinaggio che la popolazione 
      hindu dell'isola compie per rendere omaggio al dio in occasione del Maha 
      Shivaratree, la più importante festa religiosa al di fuori dei confini 
      dell'India: vestiti di bianco, i pellegrini vanno in processione fino al 
      lago portando un kanvar , una struttura di legno ornata di fiori di carta, 
      e giunti a destinazione bruciano incenso gettando in acqua offerte di cibo 
      e fiori.
      Beau Bassin
      Piccolo centro, coi tranquilli ma non meno affascinanti giardini di Balfour, 
      è stato temporanea residenza di Charles Darwin, che abitò 
      nel castello de La Tour Blanche nel 1836, durante il suo viaggio nell’isola.
      Curepipe
      E' il principale centro commerciale, punto di riferimento per la maggioranza 
      dei mauriziani che vivono in villaggi fuori mano. Se volete fare dello shopping, 
      Curepipe è la città giusta: con la sua atmosfera da antico 
      borgo commerciale inglese, è il centro delle industrie dei modellini 
      di navi e del tè. La strada principale è Elizabeth Avenue, 
      lungo la quale sorge l'Hôtel de Ville (1902), il municipio, in stile 
      coloniale. Nei suoi giardini si trova una statua di Paul e Virginie, i due 
      personaggi tratti dall'omonimo romanzo di Bernardin de St Pierre. A ovest 
      del centro sorge il giardino botanico di Curepipe, secondo per importanza 
      solo a quello di Pamplemousses, che ospita diverse specie di piante e fiori, 
      tra cui la Hyophorbe amaricaulis, unico esemplare dell'isola.?A nord dei 
      giardini si trova la più grande attrazione naturale della città, 
      Trou aux Cerfs. Si tratta del cratere di un vulcano spento da migliaia di 
      anni, dove oggi cresce una fitta foresta. Una stupenda macchia di verde, 
      unica in tutto il mondo. Una strada asfaltata, che arriva fino in cima e 
      circonda il cratere, è provvista di aree di sosta che consentono 
      di ammirare lo splendido panorama. Bastano comunque pochi minuti di cammino 
      per arrivare nelle splendide campagne di Curepipe. Nei dintorni si trovano 
      le sette cascate di Tamarind Falls, tra le più belle dell'isola, 
      e i più imporanti laghi naturali, ovvero il Mare aux Vacoas (il più 
      grande di tutta Mauritius), il Grand Bassin (lago sacro agli indiani, meta 
      del pellegrinaggio del Maha Shivaratree) e il Bassin Blanc.
      Rose Hill
      Città degli artisti, così viene definita Rose Hill. Una biblioteca, 
      una galleria d'arte e diversi edifici in stile vittoriano conferiscono un 
      fascino particolare alle sue strade. Edificio principale è il Plaza 
      Theatre, il più grande teatro non solo dell'isola, ma di tutto l'Oceano 
      Indiano, con spettacoli in lingua inglese, francese, creola e indiana. Caratteristico 
      anche l'Arab Town, il quartiere musulmano, con la bellissima moschea Daar-us-Salaam, 
      costruita nel 1923.
    
      FLORA E FAUNA
      Ricchissima e spettacolare, la flora mauriziana incanta per i colori e la 
      varietà. Solo sull'isola è possibile ammirare esemplari assolutamente 
      unici: le ninfee giganti, dalle bellissime foglie bianche e del diametro 
      di oltre un metro.
       La palma Hyophorbe amaricaulis, di cui è rimasto l'unico esemplare 
      al mondo nel giardino botanico di Curepipe. La Trochetia, simbolo della 
      nazione, fiore di cui ormai esistono pochissimi esemplari. Diverse varietà 
      di fior di loto, tra cui il caratteristico ylang-ylang, ricercatissimo per 
      la produzione di oli essenziali; e ancora alberi secolari, incantevoli gigli 
      e centinaia di fiori e frutti esotici che crescono per tutto l'anno.
      Tale strabiliante assortimento è raccolto ed esaltato nel giardino 
      botanico di Pamplemousses. Nelle regioni orientali dominano le vaste piantagioni 
      di canna da zucchero, insieme a palme da cocco e altre piante tropicali. 
      Tra queste i filaos costeggiano gran parte delle spiagge: la loro altezza 
      le protegge dal vento del litorale.
    
    Dodo: un illustre sconosciuto
       Grosso, tozzo, lento e sgraziato; una buffa oca di enormi dimensioni 
      che corre mulinando le piccole ali. Questa descrizione così poco 
      compiacente ci giunge dagli unici esseri umani, gli olandesi, che ebbero 
      la ventura di imbattersi nel dodo. Il contatto con gli europei e gli animali 
      che li accompagnavano ebbe la meglio su questo inerme volatile, che scomparve 
      insieme a buona parte della flora oriunda; divenuto oggi simbolo della nazione, 
      incarna la tenace volontà di ricreare per quanto possibile l'ecosistema 
      originale dell'isola, risalendo ai tempi in cui nessun'orma umana aveva 
      calcato questi lidi.
    
      IL DODO
      
      Le Mascarene sono un gruppo di isole dell'Oceano Indiano che si trovano 
      a est del Madagascar. Le più importanti - Réunion, Mauritius 
      e Rodrigues - sono situate intorno al 20° parallelo sud, mentre Agalega 
      e i Cargados Carajos si trovano un po’ più a nord. L’Isola 
      di Tromelin è una dipendenza della Réunion e con essa appartiene 
      all’Africa Francese.
      Le Mascarene prendono il nome dal navigatore portoghese Pedro Mascarenhas, 
      che per primo scoprì Réunion nel 1513; verso la stessa data 
      Domingos Fernández scoprì Mauritius, mentre a Diogo Rodrigues 
      si attribuisce la scoperta dell’isola omonima nel 1538. Olandesi e 
      Francesi ne ebbero successivamente il possesso e nel 1810, durante le guerre 
      napoleoniche, le Mascarene furono conquistate dall'Inghilterra, che restituì 
      successivamente Réunion, conservando la sola Mauritius fino alla 
      sua indipendenza, avvenuta il 12 marzo 1968. Rodrigues è una dipendenza 
      di Mauritius, da cui dista 680 km in direzione est, e Mauritius rivendica 
      l’Isola di Tromelin che è francese.
      Fino a un’epoca piuttosto recente nelle isole dell’emisfero 
      australe esistevano uccelli i cui antenati furono senz’altro dei volatori 
      e che successivamente persero tale abilità. La persistenza dell’apterismo 
      fino a epoche recenti nelle isole dell’emisfero sud sembra resa possibile 
      o dall’assenza totale o dalla rarità e piccola taglia dei mammiferi, 
      il cui ruolo nelle Mascarene venne assunto dal Dronte o Dodo. Quando l’uomo 
      vi introdusse i mammiferi predatori, quest’uccello incapace di volare 
      scomparve.
      Il Dodo delle Mauritius, Raphus cucullatus o Didus ineptus.
      -
      Non voglio dilungarmi sull’interessante peripezia toccata ai nomi 
      delle isole e degli uccelli di cui stiamo parlando. Basti pensare che gli 
      Olandesi chiamarono il Dodo Walghvogel, cioè uccello nauseante, in 
      quanto di gusto sgradevole, e da Walghvogel si passò al tedesco Waldvogel, 
      cioè uccello della foresta. Fantasmagorica è l’etimologia 
      sia di Dodo che di Dronte, ma non vale la pena di accennarvi in quanto richiederebbe 
      una diversione da un cammino che è già troppo tortuoso.
    Furono tre le isole in cui il Dodo visse: Mauritius, Réunion e Rodrigues. 
      Non può escludersi l’isola di Tromelin, ma si dubita per motivi 
      che tra poco vedremo. I territori del Dodo sono vulcanici, poco adatti a 
      conservare i resti di animali, in quanto non offrono terreni in grado di 
      rinserrarli. George Clark, deluso per la mancanza di resti di quest’uccello, 
      ebbe una geniale intuizione: siccome questi terreni vengono dilavati da 
      violente piogge torrenziali, era logico ricercare le ossa dove le fiumane 
      confluivano. Così, nel 1863, sotto gli occhi increduli e infastiditi 
      dei Creoli di Mauritius - infastiditi per veder affiorare qualcosa che apparteneva 
      loro e di cui erano ignari - Clark portò alla luce diversi resti 
      che finirono nei Musei, permettendo una ricostruzione del Dodo attualmente 
      conservata al Museo di Storia Naturale di New York.
    Il Dodo di Mauritius finì per estinguersi tra il 1681 e il 1693. 
      A partire dal 1750 gli abitanti dell’isola non avevano più 
      alcun ricordo di questo uccello, noto ai loro antenati.
    Anche Gesner ne parlò nel 1555, in modo diffuso e corretto, però 
      credendolo uno struzzo. Oggi pare classificabile tra i Columbiformi. Era 
      massiccio e grande quasi come un cigno, pesava circa 22 Kg, aveva ali ridotte 
      a moncherini, penne piumose e timoniere atrofizzate, era dotato di un becco 
      forte e adunco fatto apposta per triturare frutti duri e lumache. Nel 1638 
      un esemplare arrivò a Londra, dove fu esposto. Di questo esemplare 
      furono conservati solo la testa e i piedi, di cui si trovano calchi in gesso 
      che vengono esposti in diversi Musei. Solo pochissimi artisti europei ritrassero 
      o disegnarono il Dronte da modelli vivi. Quasi tutti i disegni dell’epoca 
      sono stati eseguiti in base a descrizioni, per cui non sempre si tratta 
      di riproduzioni fedeli. Vediamo succintamente i nomi e le caratteristiche 
      dei vari Dodo.
      -
      Dodo delle Mauritius  ?Raphus cucullatus o Didus ineptus - aveva piumaggio 
      grigio.
      naturali
      L'ecosistema mauriziano, radicalmente trasformato dal XVI sec. a causa del 
      contatto con l'uomo, è ora oggetto di analisi e azioni di recupero. 
      Nel 1996 nascono i primi parchi nazionali, che occupano oggi un'alta percentuale 
      del territorio.?Presso Rivière Noire si trova la Casela, o parco 
      degli uccelli, dov'è possibile ammirarne oltre 140 tipi, tra i più 
      bizzarri e rari; il parco, che si estende per circa 25 ettari, ospita anche 
      bellissimi pavoni, tartarughe, leopardi e lemuri.?Poco distante, il Parco 
      Nazionale delle Gorges si estende su una superficie di oltre 6.500 ettari, 
      la più ampia del paese; entrarvi significa ritornare indietro nel 
      tempo, in un luogo che l'uomo sembra non aver ancora calcato.?Spettacolo 
      indimenticabile presenta la riserva naturale di Wolmar, che presenta ancora 
      traccia di antichissimi sedimenti corallini, abbandonati sul terreno dal 
      mare prima di ritirarsi verso ovest.?Nel sud dell'isola, presso la Rivière 
      des Anguilles, si trova l'originalissimo Vanille Crocodile Park: oltre a 
      mammiferi e rettili, vi vengono allevate differenti specie di coccodrilli, 
      importate dal Madagascar.
      Tra le principali attrazioni di Mauritius c'è il giardino botanico 
      di Pamplemousses, uno dei più importanti al mondo, in cui si possono 
      ammirare oltre 600 specie di piante distribuite su una superficie di 26 
      ettari.?Si trova a Curepipe il secondo giardino botanico dell'isola, meta 
      di rilassanti passeggiate e rifugio dell'unico esemplare rimasto della palma 
      Hyophorbe amaricaulis.?Menzione particolare merita la riserva Domaine Les 
      Pailles, antica proprietà coloniale completamente restaurata. Immensi 
      campi di grano, mulini tirati da buoi, una vecchia distilleria di rum e 
      figuranti in costume accolgono visitatori e ospiti dell'omonimo albergo 
      in un'ambientazione che rispetta i fasti d'"antan". E tutto ciò 
      a pochi Km da Port Louis.
    Il caffè fuggitivo
       Nel 1980 accadde un piccolo miracolo botanico nell'altrettanto piccola 
      isola di Rodrigues: un gruppo di scolari trovò l'arbusto di una rubiacea 
      (la famiglia cui appartiene il caffè) che si credeva scomparsa da 
      almeno cinquant'anni: la coffea mauritiana.?Fu ribattezzata subito "cafè 
      marron" proprio in onore di questo ritrovamento: marron in creolo sta 
      infatti a indicare lo schiavo fuggitivo.
      Il piccolo arbusto era gracile, e per molto tempo non fu trapiantato nel 
      timore di veder morire quest'esemplare unico e preziosissimo; fino a che 
      le speranze di vederlo rifiorire non divennero flebilissime dopo l'"attacco" 
      debilitante da parte di un ragno. Fu salvato dalla provvidenziale quanto 
      estemporanea idea di un botanico: detersivo per stoviglie.
      Da allora quest'arborescenza, rinominata Ramosmania heterophylla, è 
      stata potata e trapiantata sia a Mauritius che Rodrigues: il "fuggitivo" 
      è tornato a casa, sano e salvo.
      Guida turistica di Mauritius
    
      CALENDARIO EVENTI 2009
      L'Isola di Mauritius, conosciuta per le spiagge candide, il mare cristallino 
      e l'entroterra rigoglioso, è anche un melting-pot di differenti culture 
      e tradizioni che coabitano in armonia. Oltre alle festività legate 
      alle principali religioni presenti sull'isola, hindù, musulmana, 
      cristiana, molti sono gli appuntamenti da mettere in calendario per visitare 
      e conoscere una Mauritius all'insegna delle feste. Non perdete i prossimi 
      eventi dell'Isola!
      Capodanno, 1-2 gennaio
      Festa della Primavera (Capodanno cinese), 26 gennaio
      Fuochi e petardi, nella migliore delle tradizioni, salutano l'arrivo del 
      nuovo anno e scacciano i cattivi presagi del precedente. In realtà 
      i preparativi si protraggono per una settimana, dedicata alla rituale pulizia 
      domestica, al culto degli antenati e dei numi tutelari del focolare, alle 
      offerte votive nelle pagode. Nell'occasione di queste celebrazioni, fondamentali 
      nella cultura cinese, vengono organizzate feste e balli di strada: il momento 
      più spettacolare è, di certo, la splendida Danza del Dragone.
      Abolizione della schiavitù, 1 febbraio
      Marlin Masters, 4 -8 febbraio 2009
      Marlin Masters è una competizione internazionale di pesca di esemplari 
      di grossa taglia Tag & Release che si svolgerà sull'isola di 
      Mauritius nella costa della Rivière Noire e di Le Morne (ovest e 
      sud-ovest).?Marlin Masters è organizzato da professionisti e appassionati 
      di pesca in collaborazione con Naiade Resorts. Il vincitore di Marlin Masters 
      riceverà in premio un biglietto d'ingresso per la competizione annuale 
      International Game Fish Association Offshore World Championship 2009. ?Per 
      maggiori informazioni: http://blackriver-mauritius.com/en/marlinmasters/index.html
      Tahipoosam Cavadee, 8 febbraio
      Dieci giorni sono necessari ai partecipanti per la purificazione. Digiuni 
      e abluzioni preparano infatti i fedeli al momento della sfilata conclusiva, 
      che colpisce e insieme affascina per la sua crudezza: zoccoli chiodati e 
      aghi conficcati nella pelle rappresentano, insieme al giogo di legno ( cavadee 
      ), il fardello da portare prima della liberazione definitiva.
      Marlin World Cup 2009, 15 - 21 febbraio 2009
      Riconosciuta dalla IGFA - International Game Fish Association - come la 
      gara di pesca d'altura più prestigiosa dell'Oceano Indiano si terrà 
      a Mauritius nelle acque di Black River.?L'evento è sponsorizzato 
      dal Sugar Beach Resort.?Per saperne di più: http://www.marlinworldcup.com
      Maha Shivaratree, 23 febbraio
      Si svolge a febbraio, in onore del dio Shiva. Dopo una notte di veglia un'immensa 
      coda di fedeli, carichi di archi ricoperti di fiori ( kanvar ), si reca 
      presso le sponde del lago sacro, il Ganga-Talao (Grand Bassin), in una cerimonia 
      che ricorda da vicino i riti presso le sponde del Gange.
    Festa Nazionale, 12 marzo
      In questa stessa data Mauritius conquistò la sua indipendenza nel 
      1968 e divenne Repubblica nel 1992. Da non perdere è la parata Nazionale 
      annuale che raccoglie tutte le comunità religiose di Mauritius per 
      celebrare il loro patriottismo.
      Festival culinaire Bernard Loiseau, 14 - 24 marzo 2009
      Holi, 22 marzo
      Precede l'inizio dell'anno indù, ed è la festività 
      più gioiosa. Per due giorni le strade si animano col lancio di spruzzi 
      d'acqua colorata (in cui spesso vengono coinvolti anche i turisti), mentre 
      una più ortodossa sfilata porta al rogo un feticcio rappresentante 
      il male: le fiamme ne decreteranno la fine.
      Ougadi, 27 aprile
      Generalmente celebrata in marzo o aprile, questa festa hindù rappresenta 
      il Capodanno Telugu.
      Royal Raid, 2 - 3 maggio
      Il Royal Raid è una gara podistica che si snoda nell'entroterra alla 
      scoperta del cuore tropicale dell'isola di Mauritius.
      Per maggiori informazioni: http://www.royalraid.com
      Crossroads of flavours (Atelier dei sapori), 17 - 24 maggio 2009
      L'Atelier dei sapori è una manifestazione volta allo scambio di esperienze 
      tra cuochi professionisti di alto livello, che sapranno valorizzare i sapori 
      dell'isola, fondati sull'incontro di tradizioni e usi appartenenti a culture 
      diverse.
      Una settimana di incontri tra grandi chef provenienti da diversi paesi per 
      scambiare i segreti della loro cucina, offrendo anche agli amanti del food, 
      un soggiorno indimenticabile.
      Per maggiori informazioni: http://www.naiaderesorts.com
      Kiteival, Kite Surf Festival,31 luglio - 8 agosto 2009
      Kiteival è il primo festival di kitesurf che avrà luogo intorno 
      all'isola di Mauritius per tappe. La prima edizione, tenutasi dal 1 al 10 
      luglio 2007 è stata un vero successo: vi hanno preso parte 37 kitesurfer 
      professionisti, amatori internazionali e locali.?Kiteival è aperto 
      ai kitesurfer di tutti i livelli: si tratta di un'opportunità unica 
      per gli appassionati di praticare il loro sport preferito con professionisti 
      e campioni.
      Per maggiori informazioni: http://www.kiteivalmauritius.com
      Ganesh Chaturthi, 24 agosto
      Celebrata dagli hindugrave; il quarto giorno del mese lunare, la celebrazione 
      rimarca la nascita di Ganesha, il Dio della saggezza. Per l'occasione, i 
      fedeli realizzano statuette della divinità dalla testa di elefante 
      che portano in processione fino al bordo del mare per immergerle nelle acque 
      al tramonto del sole.
    Festa di Padre Laval, 9 settembre
      La fama di Padre Laval, ispirato abolizionista ai tempi della schiavitù 
      e deceduto in odor di santità, è in realtà un tema 
      che accomuna tutte le confessioni dell'isola: il 9 settembre una consistente 
      processione si reca sulla sua tomba, a Sainte Croix, ritenuta, così 
      come le spoglie che ospita, in possesso di poteri taumaturgici.
      Eid-Ul-Fitr, festa mussulmana, 20 settembre
      Questa festa mussulmana segnala la fine del periodo di Ramadan.
      Festa della luce (Divali), 28 ottobre
      Auspicio di ricchezza e abbondanza, celebrata a ottobre in onore di Laksmi, 
      dea della ricchezza, questa festa viene allietata da un tripudio di luci, 
      accese in tutte le abitazioni e nei luoghi sacri. Un ringraziamento per 
      il raccolto ottenuto e una speranza di futura prosperità.
      Mauritius Golf Open, 7 - 13 dicembre
      Marcia sul Fuoco (Timethi ), dicembre / febbraio 2010
      Le celebrazioni si svolgono tutto l'anno, ma principalmente in dicembre 
      e gennaio. Evento annuale, secondo una calendarizzazione fissata di volta 
      in volta dai monaci, prevede alcune settimane di preparazione spirituale. 
      Il giorno della festività si snoda tra i preliminari di purificazione 
      (il bagno nelle acque del fiume) e quelli preparatori (danze di fronte al 
      tempio): in questo stato orgiastico i fedeli affrontano la marcia sui carboni 
      ardenti, da cui escono indenni.
      festival international kreol - dicembre
      Per ulteriori informazioni sul festival: www.festivalkreol.com
    
      Vacanze in Famiglia
    L'ISOLA PER TUTTI
      Quando si organizza una vacanza per tutta la famiglia sono tanti gli aspetti 
      da considerare: c'è bisogno di mare, un mare sicuro in cui i anche 
      i più piccini possano giocare in libertà, ma c'è anche 
      bisogno di strutture e servizi pensati per bambini e ragazzi, che lascino 
      ai genitori il tempo e lo spazio per rilassarsi e godersi il meritato riposo 
      dalle incombenze quotidiane. Mauritius sa dare tutte le risposte a chi è 
      in cerca di una vacanza in famiglia libera da ogni preoccupazione. Innanzitutto 
      con una destinazione facile da raggiungere, tramite voli diretti dall'Italia, 
      e due sole ore di differenza di fuso orario; ma soprattutto con una destinazione 
      sicura, che non richiede vaccinazione alcuna: una vacanza da vivere in pieno 
      senza alcun timore di stanchezze o malesseri indesiderati che possano rovinare 
      il divertimento dei figli o la tranquillità dei genitori.
      E poi, naturalmente, il mare. Circondato da una barriera corallina quasi 
      ininterrotta, il litorale di Mauritius offre spiagge e lagune bordate dalla 
      fresca ombra di palme, filaos o alberi di casuarina e riparate dal moto 
      ondoso, e un mare poco profondo per decine e decine di metri dalla battigia, 
      in cui i bimbi possono giocare in tutta sicurezza e avvicinarsi a una coloratissima 
      e innocua fauna sottomarina. Ma anche i ragazzi avranno di che divertirsi, 
      con spiagge attrezzate per l'avviamento e la pratica dei più divertenti 
      sport acquatici, seguiti da operatori esperti. Ma a chi non vuole solo mare, 
      e vuole partire per un'avventura più completa, Mauritius offre siti 
      ed escursioni adatte a tutta la famiglia, come i giardini botanici, i parchi 
      o le riserve in cui ammirare la flora e la fauna dell'isola. Che ne dite 
      di un allevamento di coccodrilli, ad esempio?
      Per quanto riguarda l'alloggio, Mauritius è un'isola "family 
      friendly", con alberghi e resort che offrono spazi e strutture adatti 
      a bimbi e ragazzi di qualunque età. I piccolissimi hanno a disposizione 
      servizi di baby-sitting 24 ore su 24, mentre i bambini fino a 12 anni non 
      vedranno l'ora di salutare i genitori per tuffarsi nelle molteplici attività 
      dei Kid's Club: momenti ludici e sportivi, piscine sicure, persino menù 
      appositamente studiati per i gusti difficili dei piccoli, sotto l'occhio 
      attento ed esperto degli animatori. E non dimentichiamo gli adolescenti, 
      con le loro peculiari e giuste esigenze di intrattenimento, che troveranno 
      coetanei e attività studiate appositamente per loro nei Teen Club: 
      niente più musi lunghi in vacanza con mamma e papà.
      Succede a Mauritius.
      Forma e Benessere
      L'ISOLA DELL'ARMONIA E DELLA BELLEZZA
      Ritrovare forma, relax e benessere psicofisico non è solo questione 
      di massaggi e cure: gli ingredienti per un perfetto elisir di salute e bellezza 
      dovrebbero comprendere anche paesaggi meravigliosi, le più moderne 
      strutture e un servizio scrupoloso. E allora perché non approfittare 
      di una vacanza a Mauritius per provare la fragranza esotica di questo balsamo 
      di lunga giovinezza? Perché Mauritius non offre solo una splendida 
      cornice fatta di mare stupefacente e di grande natura, ma anche una filosofia 
      dell'accoglienza assolutamente all'avanguardia, sia nelle strutture ricettive 
      che in tutti i servizi offerti per trasformare la vacanza in un'esperienza 
      di tutti i sensi.
      Moderni e attrezzatissimi sono i centri benessere a disposizione degli ospiti 
      in decine di alberghi dell'isola, con programmi e trattamenti all'avanguardia 
      nella ricerca estetica internazionale. Grandi marchi dell'alta cosmesi hanno 
      scelto di associarsi ad alcuni tra questi hotel per garantire il massimo 
      dei risultati in un soggiorno-benessere. Alcuni nomi? Clarins, Givenchy, 
      Guerlain, La Prairie e Shiseido mettono a disposizione prodotti e trattamenti 
      d'alta gamma, e la loro decennale conoscenza in fatto di bellezza, in strutture 
      che dissimulano la più moderna delle tecnologie in ambienti dal lusso 
      discreto e rilassato.
      Altri alberghi offrono trattamenti che uniscono i benefici del mare e del 
      clima a quelli dei prodotti naturali ottenuti dalle piante e dai minerali 
      tipici di Mauritius, come il profumatissimo ylang-ylang, che combatte lo 
      stress, la disidratazione e l'opacità della pelle. Si può 
      contare inoltre su un'ampia scelta di massaggi e trattamenti specifici, 
      come il linfodrenaggio, il massaggio shiatsu, quello ayurvedico, la riflessologia 
      plantare, la talassoterapia, i fanghi e i trattamenti con oli aromatici 
      - ma anche su servizi di estetica come i trattamenti anti-età e quelli 
      di purificazione e reidratazione per la pelle, la cura dei capelli, delle 
      mani e dei piedi. E per riguadagnare o mantenere la forma fisica, sono a 
      disposizione degli ospiti centri fitness con attrezzature all'avanguardia 
      per l'allenamento muscolare e cardio-vascolare, personal trainer a richiesta, 
      corsi di yoga, aerobica e stretching per assicurare un'elasticità 
      muscolare ottimale.
      Riuscite già a immaginarvi in queste oasi di eleganza e relax? Alla 
      fine di una giornata passata tra la spiaggia e il mare turchese - oppure 
      dopo un'escursione, o la pratica del vostro sport preferito - la sorridente 
      grazia del personale mauriziano vi accoglierà in una dimensione in 
      cui il vostro benessere viene al primo posto: una sauna per preparare il 
      vostro corpo, un massaggio in un ambiente raffinato e discreto, spesso immerso 
      nella natura più rigogliosa, la fragranza di fiori e aromi ad accompagnarvi 
      in questo viaggio dei sensi. Perché la bellezza non è solo 
      apparenza, ma il risultato del raggiungimento di un equilibrio più 
      profondo fra corpo, mente e ambiente.
      Cucina e ristoranti
    
      GASTRONOMIA E RICETTE
      Le maggiori tradizioni culinarie si ritrovano nella tradizione gastronomica 
      dell'isola: dai piatti della cucina creola, dai sapori forti e speziati, 
      alle prelibatezze della cucina francese, fino alle zuppe della tradizione 
      cinese, mentre la presenza dell'Oceano Indiano garantisce un vasto assortimento 
      di pesci e crostacei. Le diverse culture coesistenti fanno di Mauritius 
      una delle località più varie e ricche a livello gastronomico, 
      dove tutto si può mangiare, e bene.
      Moltissimi i piatti tradizionali, dalle origini più diverse: la rougaille, 
      una salsa speziata a base di pomodori e zenzero con cui condire sia pesce 
      che carne, s'inserisce nella miglior tradizione della cucina creola; vindaye 
      , salsa di senape servita con pesce freddo, così come il chutney, 
      insalata a base di frutta, ortaggi e spezie, sono piatti di origine indiana; 
      il bol renversé, una zuppa di gamberetti, tagliatelle e pollo, proviene 
      direttamente dalla cucina cinese; orientale è la tanto buona quanto 
      originale youm koumg, una specialità a base di frutti di mare al 
      cocco; la cucina francese domina poi con le sue buonissime zuppe. Il sapore 
      più tipico di Mauritius rimane comunque il curry, a base di carne 
      o di pesce. Una cucina quindi internazionale e originale allo stesso tempo.  
       
      E non manca la varietà nemmeno nelle bevande, con vini importati 
      soprattutto dalla Francia e prodotti indigeni caratteristici come il rum 
      o l' alood, gustosa bevanda ottenuta con sciroppo di rosa e semi di alooda 
      . L'originalità mauriziana non poteva esimersi neanche nel caffè: 
      da una parte il caffè creolo, con tanto di scorze di agrumi e rum, 
      servito flambé, dall'altra il coulé, caffè filtrato 
      insieme alla vaniglia.
      Alcune ricette
      Rougaille
      Ingredienti:?- pomodori ?- cipolla ?- aglio ?- zenzero ?- timo ?- prezzemolo 
      ?- sale e pepe ?- olio ?- peperoncino
    Scottare i pomodori e passarli. Far scaldare dell'olio con il peperoncino 
      in un wok , la panciuta "padella cinese". Aggiungere aglio e zenzero 
      in polvere e, continuando a mescolare, versare la cipolla e farla imbiondire. 
      Aggiungere la passata di pomodoro, salandola e pepandola: dopo qualche minuto 
      la salsa acquisirà una consistenza cremosa. A questo punto la salsa 
      può essere servita, condita con timo e prezzemolo, come accompagnamento 
      per carne, pesce o semplice riso bianco.
      Vindaye
      Ingredienti:?- mostarda in grani ?- aglio ?- zenzero ?- curcuma in polvere 
      ?- peperoncini verdi ?- mostarda forte ?- aceto ?- cipollotti
    In una casseruolina fare imbiondire nell'olio l'aglio tritato e lo zenzero 
      . Aggiungere i cipollotti e i grani di mostarda, precedentemente pestati 
      in un mortaio, la curcuma in polvere e i peperoncini verdi tagliati in quattro. 
      Sgrassare con l'aceto, aggiungere la mostarda forte e un po' d'acqua. Lasciare 
      cuocere a fuoco dolcissimo per 5 minuti. Questa salsa accompagna pesci e 
      pollame.
      Bol Renversé
      Ingredienti:?- burro ?- cipolla tritata ?- aglio ?- spalla di maiale tagliata 
      a cubetti ?- paprika ?- brodo di vitello ?- riso ?- creme fraiche (panna 
      acida) ?- peperone rosso ?- sale e pepe
    Sciogliere il burro in una casseruola e fare rinvenire la cipolla e l'aglio. 
      Aggiungere la carne e farla leggermente colorare. Eliminare il grasso di 
      cottura e aggiungere la paprika, il sale, il pepe e una parte del brodo. 
      Coprire e far cuocere per un'ora a fuoco dolce. Nel frattempo cuocere il 
      riso nel brodo rimasto fino a completo assorbimento. Sgocciolare la carne 
      in una ciotola pressando bene e tenerla da parte. Versare il sugo così 
      ottenuto insieme alla panna acida nel fondo di cottura della carne e portare 
      a ebollizione brevemente. Comporre il riso e la carne sui piatti da portata, 
      ricoprire con la salsa e guarnire col peperone tagliato a listarelle.
      Salsa chutney
      Ingredienti:?- foglie di coriandolo ?- pomodori ?- aglio ?- peperoncini 
      verdi ?- sale fino
      Tritare tutti gli ingredienti fino a farli diventare un composto fine. Aggiungere 
      il sale poco prima di servire. Si serve con riso e curry.
      TOUR ORGANIZZATI
      Rivolgersi con fiducia agli operatori turistici locali vi darà la 
      possibilità di spostarvi attraverso i differenti aspetti di queste 
      ricche terre vulcaniche adagiate in mezzo ad acque da sogno.
      Parte dell'offerta dei tour operator mauriziani è dedicata infatti 
      alla scoperta del territorio: gite giornaliere, escursioni, visite guidate 
      su musei, località e regioni. Maggiori informazioni su prezzi e tipologia 
      dei tour possono essere richieste direttamente agli operatori.
      BAR, DISCOTECHE E LOCALI NOTTURNI
    E' al ritmo del séga che si muovono le notti mauriziane: ogni hotel 
      organizza uno spettacolo con ballerini e musicisti professionisti, sul bordo 
      della piscina o nella più tradizionale ambientazione della spiaggia 
      al crepuscolo.
      Dopo lo spettacolo non è inusuale che si improvvisi un corso per 
      principianti a beneficio degli spettatori; ma è in discoteca che 
      ci si può cimentare in prima persona in questo sensualissimo ballo, 
      dopo cena e prima di un drink in uno dei numerosi locali dell'isola, tutti 
      raggiungibili al massimo con un'ora di macchina.
      Per quanti amano le arti e la drammaturgia, Port Louis apre le porte del 
      suo teatro, ospitato in uno splendido edificio del 1822, mentre Rose-Hill 
      invita i visitatori ad approfittare della fitta programmazione de "Le 
      Plaza". Diverse sale cinematografiche, infine, propongono in tutta 
      l'isola film di prima visione, tra cui le numerose opere della "Hollywood 
      d'oriente", l'India.
    TREKKING ED ESCURSIONI SULL'ISOLA DI MAURITIUS 
      Scegliere Mauritius come meta per il trekking ripaga l'appassionato escursionista 
      con paesaggi assolutamente imperdibili e originali.?Foreste fittissime e 
      flora rigogliosa fanno da scenario ai sentieri montani, differenziando nettamente 
      quest'esperienza dagli itinerari cui si è abituati. Anche le altezze 
      sono diverse: la massima quota raggiungibile a Mauritius raggiunge infatti 
      gli 828 metri, a Piton de la Rivière Noire . Seguono cime più 
      basse (la Montagne du Rempart e il Pieter Borg ); si tratta però, 
      nonostante l'apparenza, di ascensioni la cui difficoltà non va assolutamente 
      sottovalutata. I percorsi possono essere progettati in loco dalle agenzie 
      specializzate, oppure si possono trovare validi suggerimenti nelle fornitissime 
      librerie. L'isola offre, inoltre, itinerari e passeggiate anche alla portata 
      dell'escursionista non professionista, alla ricerca di un tranquillo angolo 
      di natura in cui assaporare la novità delle bellezze esotiche.
      Il Black River Gorges National Park offre occasioni magnifiche per immergersi 
      nel verde: meraviglioso durante il periodo della fioritura (da settembre 
      a gennaio), il parco ospita in ogni stagione piante rare come il tambalacoque 
      e il guava selvatico, mentre non è raro imbattersi nelle più 
      diverse specie di fauna. Percorrendo il tratto da Le Pétrin a Grande 
      Rivière Noire, il fiume che dà nome all'oasi, si possono ammirare 
      alcuni dei più bei panorami di tutto l'entroterra di Mauritius: i 
      rilievi della costa sudoccidentale, Tamarin, le affascinanti distese di 
      canna da zucchero della pianura. Pappagalli, fagiani e piccioni rosa popolano 
      il Casela Bird Park , che offre asilo anche ad altre specie animali: scimmie, 
      leopardi, cervi e persino tartarughe giganti, alcune delle quali hanno superato 
      il secolo di vita.
      Gli appassionati di birdwatching non potranno mancare Ile Cocos e Ile aux 
      Sables , due minuscole isole al largo di Rodrigues che costituiscono l'habitat 
      di decine di specie di uccelli terrestri e marini e si possono visitare 
      con escursioni organizzate.
      Chi vuole godersi un'immersione nella natura potrà visitare le Domaine 
      du Chasseur , magnifica riserva naturale dove compiere escursioni a piedi 
      e in fuoristrada per ammirare una flora unica, assistere alle evoluzioni 
      dei rari gheppi o assaggiare la squisita cucina tipica presso i ristoranti 
      la Crécerelle o Le Panoramour. E per vivere un'esperienza inebriante, 
      da non mancare una visita al Domaine de l'ylang ylang , l'ultima distilleria 
      di profumo di Mauritius che, oltre a produrre oli essenziali a base di fiori, 
      canfora e pepe rosa, offre un'ampia gamma di escursioni e visite alle piantagioni, 
      alla distilleria e al bosco delle essenze. 
    ESPLORAZIONE DEI FONDALI
       Da qualche anno la visione dei fondali non è più esclusivo 
      appannaggio degli esperti diver, e non è più una conquista 
      da sudarsi con ore di corsi e allenamenti. Con speciali equipaggiamenti, 
      infatti, anche chi non sa nuotare ha la possibilità di godere di 
      questo spettacolo unico.
      Uno degli ultimi trend in fatto di contemplazioni sottomarine è rappresentato 
      dalle passeggiate in scafandro , organizzate da numerosi operatori a Grand 
      Baie, Palmar Beach e Blue Bay: equipaggiati con casco e cintura di piombo 
      si raggiunge il fondale, collegati a una barca da un tubo che porta ossigeno 
      all'interno del casco.
      Chi preferisce la sicurezza di un natante ma non vuole rinunciare a questo 
      scenario, può rivolgersi ai centri che organizzano visite in sommergibile 
      : a bordo di sottomarini come il Blue Safari o con il semi-sottomarino Le 
      Nessee si può vivere un'esperienza unica osservando da vicino e in 
      tutta sicurezza e confort le magnifiche distese di corallo e i coloratissimi 
      pesci che popolano la barriera (alcuni operatori organizzano persino speciali 
      immersioni per coppie in luna di miele o per gli inguaribili romantici), 
      ma i fondali si possono ammirare anche grazie alle tipiche imbarcazioni 
      con il fondo di vetro che partono da Grand Baie, Blue Bay e Trou aux Biches 
      nell'ambito di gite organizzate sia dagli alberghi che dagli operatori turistici 
      .
    PESCA D'ALTURA
      Ogni amante del big game che si rispetti conosce, naturalmente, la fama 
      che le coste dell'isola hanno nel mondo della pesca d'altura. Da novembre 
      ad aprile, infatti, le acque al largo delle coste mauriziane si popolano 
      di una quantità incredibile di marlin blu e neri , tonni bianchi 
      e pinna gialla , squali di ogni tipo (come il gigantesco elefante ) e barracuda 
      , attratti dalla pescosità di questa zona.         
                            
                            
                            
                            
                            
      Da novembre ad aprile, e spesso anche fino a maggio, questi pesci vengono 
      a cacciare proprio vicino  alla costa dove pero' si raggiungono già 
      i 70 metri di profondità.
      Sono solo alcune delle specie che attirano ogni anno appassionati da tutto 
      il mondo, gli stessi che tifano per le crew in gara nel Marlin World Cup 
      , la competizione mondiale che si tiene in queste acque ogni dicembre.
      Cosa fare per ripercorrere le tracce degli angler , che proprio a Mauritius 
      hanno stabilito alcuni record mondiali (IGFA) e continentali (GFUA)? Semplicemente 
      rivolgersi a club e hotel , che offrono veloci imbarcazioni e le più 
      moderne attrezzature, o contattare direttamente gli operatori locali (se 
      ne trovano numerosi nelle diverse località) e i pescatori per affittare 
      le loro barche. Chi volesse cimentarsi nella pesca al marlin blu potrà 
      contare su esemplari che raggiungono dimensioni da record: potrete così 
      portare a casa un trofeo, oppure rilasciare gli esemplari dopo averli pescati 
      e fotografati per non privare l'oceano di questi magnifici predatori. 
      DIVING CENTERS E SNORKELING A MAURITIUS 
      Se i misteri del mare vi affascinano, Mauritius è un'occasione da 
      non perdere per venire a contatto con le bellezze del mondo sottomarino.?I 
      principali centri alberghieri dell'isola sono attrezzati per offrire ai 
      propri clienti tutti gli strumenti necessari al diving e allo snorkeling 
      ; in alcuni è anche possibile conseguire i brevetti PADI e NAUI , 
      e partecipare a immersioni guidate a 25 e 40 metri. L'isola è circondata 
      per tre quarti dalla barriera corallina, che offre splendide lagune turchesi 
      e rende le acque attorno a Mauritius un vero paradiso per i pesci più 
      spettacolari : eleganti murene, napoleoni, pesci-pappagallo, fino ai pesci-farfalla 
      rendono l'isola uno dei migliori siti per immersioni di tutto l'Oceano Indiano. 
      Oltre la barriera corallina sono molti gli spot notevoli di Mauritius. Le 
      condizioni per l'immersione possono variare da un versante all'altro: la 
      costa orientale, ad esempio, presenta tratti di mare più freddi rispetto 
      a quella occidentale, ma ha anche alcuni tra gli spot più belli. 
      Chi è in cerca di isolamento preferisce gli isolotti al largo della 
      costa settentrionale, bellissimi ma pressoché deserti, mentre le 
      intricate architetture degli scogli nella costa meridionale son perfette 
      per i diver esperti. La temperatura dell'acqua è generalmente mite, 
      con un massimo di 28° gradi d'estate e 24° d'inverno, rendendo il 
      diving un'attività piacevole da praticare tutto l'anno.
      L'unica accortezza è quella di rivolgersi agli operatori specializzati 
      mauriziani, che sono in grado di garantire il meglio delle immersioni in 
      tutta sicurezza.
    GOLF A MAURITIUS
       Lo sport più famoso sull'isola è sicuramente il golf. 
      Secondo gli appassionati, Mauritius presenta alcuni tra i più bei 
      percorsidi tutto l'emisfero meridionale.?Di sicuro, sull'isola esiste dal 
      1994 uno dei campi più importanti dell'Oceano Indiano, un 18 buche 
      sulla costa est, al Belle Mare Plage Golf Hotel, nel bel mezzo di una bellissima 
      foresta.
      Ma non è il solo tracciato di prestigio mauriziano: ce ne sono infatti 
      ben otto, di cui tre a 18 buche e gli altri a 9 buche. Gli appassionati 
      troveranno un ottimo campo a 18 buche presso Case Royale, nel sud-ovest, 
      annesso all'hotel Paradis, mentre nella struttura dell'hotel Le Saint Géran 
      potranno seguire stage e clinics presso la filiale dell'Accademia Leadbetter, 
      da cui escono campioni di alto livello. Il campo, all'altezza dell'estro 
      di Player, il disegnatore, e delle bellezze mauriziane, presenta un percorso 
      piuttosto difficoltoso, ombreggiato da palme e affacciato su squarci di 
      panorami oceanici.
    
      LE SPIAGGE DI MAURITIUS
      Blue Bay (costa sud)
      Costa sud
      L'insenatura di Blue Bay si trova a sud-est dell'isola, a pochi Km da Mahebourg. 
      Attorniata da un semicerchio di alberi di filaos, la spiaggia, candidissima, 
      offre, oltre a un eccellente e rinomato luogo per i bagni, la possibilità 
      di praticare sport acquatici, tra cui spicca per importanza il windsurf.
    Cap Malheureux (costa nord) ?Costa nord?Spostandosi verso est da Grand' 
      Baie, si incontra il villaggio di Pereybere e subito dopo Cap Malheureux, 
      il punto più a nord dell'isola. Questa spiaggia, ora soprattutto 
      meta di giovani, è stata il punto di sbarco degli inglesi nel 1810 
      durante le manovre dell'attacco a Port Louis. Nelle vicinanze, a Goodlands, 
      si trova Historic Marine, la famosa fabbrica di modellini di navi, meta 
      di collezionisti da tutto il mondo. Al largo della costa, si staglia il 
      profilo di quattro piccole isole: Coin de Mire, il cui nome deriva dalla 
      sua rassomiglianza con l'angolo di mira di un cannone; Ile Plate, sede di 
      un faro e di un piccolo cimitero del secolo scorso (qui venivano raccolte 
      le navi in quarantena). L'isola e l'isolotto ad essa satellite, Gabriel, 
      sono racchiusi dalla barriera corallina. Su Ile Ronde si può incontrare 
      il fetonte, una sorta di lucertolone piatto, tipico dell'isola, e varie 
      specie di gechi e serpenti, che invece non si trovano nell'Ile aux Serpents 
      che, malgrado il nome, non ospita rettili ma una gran varietà di 
      uccelli.
    Flic en Flac (costa ovest) ?Costa ovest?Poco più a nord di Tamarin 
      si trova Flic en Flac, villaggio che negli ultimi anni è divenuto 
      uno dei principali centri turistici di Mauritius, grazie alle sue bellissime 
      spiagge bianche circondate dall'azzurro cristallino del mare e dai verdi 
      boschi di filaos. Uno spettacolo incredibile anche per chi ama l'immersione, 
      con la stupenda barriera corallina e i coloratissimi abitanti del mondo 
      sottomarino. Flic en Flac è considerata una delle più belle 
      spiagge di tutto l'Oceano Indiano.
    Grand' Baie (costa nord) ?Costa nord?Tale è l'estensione di questa 
      baia, che le sue estremità arrivano quasi a racchiudere le acque 
      a cerchio. All'interno, un porto accoglie le imbarcazioni da diporto: da 
      semplice villaggio di pescatori, ora è infatti diventata uno dei 
      principali centri turistici dell'isola. Punto di ritrovo per sommozzatori 
      e appassionati di immersioni, le sue splendide spiagge sono tra le mete 
      preferite di amanti del surf e del windsurf, e durante la notte il divertimento 
      è assicurato dai diversi club (dove è possibile ascoltare 
      dell'ottima musica) e locali nati negli ultimi anni.
    Pereybère (costa nord) ?Costa nord?Tra Grand' Baie e Cap Malheureux, 
      sulla punta settentrionale dell'isola, si trova questa piccola insenatura, 
      su cui si affaccia la strada costiera. L'acqua ha colori intensissimi, dovuti 
      alla maggiore profondità dei fondali: questa caratteristica rende 
      Pereybere uno dei luoghi preferiti dell'isola per i bagnanti.
    Pointe aux Canonniers (costa nord) ?Costa nord?Lingua di terra poco a nord 
      di Trou aux Biches, sulla splendida spiaggia di Mont Choisy, una delle più 
      famose dell'isola, che si specchia in una laguna dalle acque a dir poco 
      cristalline. Sulla punta della penisola si trovano i resti di un vecchio 
      faro. Il nome deriva dai cannoni della guarnigione francese, tuttora visibili.
    Roches Noires (costa est) ?Costa est?E' una delle mete preferite dai turisti 
      in cerca di refrigerio nei mesi più caldi. Situato sulla costa orientale, 
      poco più a nord di Poste Lafayette, questo lido è meta anche 
      di appassionati di windsurf: per tutto l'anno, infatti, vi soffiano i venti 
      provenienti dal mare.
    Trou aux Biches (costa nord) ?Costa nord?Il nome di questo piccolo centro, 
      un tempo villaggio di pescatori, sembra dovuto al fatto che qui venivano 
      ad abbeverarsi le femmine dei cervi; curiosamente a Curepipe esiste il suo 
      parallelo, Trou aux Cerfs, per gli esemplari maschi. A pochi chilometri 
      dal villaggio l'imperdibile Blue Safari Submarine: un sottomarino si immerge 
      a oltre 30 m di profondit?, alla scoperta delle incredibili meraviglie faunistiche 
      e della barriera corallina dell'Oceano Indiano.
    Trou d'Eau Douce (costa est) ?Costa est?Uno dei primi insediamenti olandesi, 
      è un piccolo villaggio in cui riscoprire il piacere dei piccoli centri, 
      coi loro vicoli e i loro segreti. Con pochi minuti in barca si puù 
      raggiungere l'Ile aux Cerfs, le cui spiagge da sogno sono rinomate in tutta 
      Mauritius grazie anche ai caratteristici alberi di casuarina. Oltre ad ammirare 
      i bellissimi cervi che vi abitano, è possibile godere della tranquillità 
      di spiagge isolate oppure essere coinvolti in qualsiasi attività 
      sportiva marina, dall'immersione al windsurf. Sempre partendo da Trou d'Eau 
      Douce si giunge fino all'imponente Grande Cascata Sud-est. Di grande fascino 
      è anche il tempio indiano che si trova a Quatres Soeurs sulla strada 
      per raggiungere Pointe du Diable. 
      SHOPPING A MAURITIUS
      Oreficeria , prodotti tessili , modellismo : queste sono le tre voci di 
      acquisto che a Mauritius diventano obbligatorie. Di lunga tradizione è 
      la lavorazione dell'oro a 18 e 22 carati, risalente all'antica sapienza 
      orientale: i prodotti di questa arte raffinata sono visibili a Floreal, 
      a poca distanza dalla capitale, presso gli show room di alcuni grandi nomi 
      come Poncini, Caunhye, Shiw Jewels, Wahed Essa, Gold Finger, Matikola e 
      Adamas per i diamanti .
      Di uguale eccellenza l'assortimento di capi di vestiario: le unità 
      produttive delle grandi marche presenti in gran numero sull'isola veicolano 
      nei molti duty free shop la merce non destinata all'esportazione a prezzi 
      assolutamente concorrenziali (fra le occasioni da non perdere, gli outlet 
      di Ralph Lauren ad Arsenal Belle Mare) ; le marche locali Fast-Forward e 
      Habit presentano modelli raffinati, elegantissimi maglioni si possono trovare 
      presso la Floreal Knitwear (fornitrice di numerosi negozi internazionali) 
      mentre chi ama i tessuti orientali potrà scegliere fra gli splendidi 
      sari di seta e cotone proposti dalla Handloom House e dai negozi di Rose 
      Hill.
      I buongustai non mancheranno di portare a casa gelatine di frutta (deliziose 
      quelle della
      Compagnie Agricole de Labourdonnais a Mapou), spezie profumate, squisite 
      conserve di verdure lasciate a macerare nell'olio al peperoncino, tè 
      aromatizzati e rhum. E da non perdere è almeno una visita ai laboratori 
      (fra i migliori il Voiliers de L'Océan a Curepipe e l'Historic Marine 
      di Goodlands, nella parte settentrionale di Mauritius) e in cui vengono 
      ricostruiti, con meticolosa perizia, modelli di navi di ogni epoca e stazza: 
      potrete trovare imbarcazioni celeberrime come il Bounty, il Cutty Sark e 
      la Confiance, la nave del pirata Robert Surcouf che attraccò a Mauritius 
      nel 1792 fra una sfida e l'altra contro i mercantili britannici. 
      CASINÒ
      Roulette e blackjack sono il piatto forte dei casinò presenti sull'isola, 
      quasi tutti ospitati nelle grandi strutture alberghiere , per far fronte 
      alla sempre maggiore richiesta dei visitatori. ?In molti di loro èpossibile 
      partecipare con una puntata minima , per quanti vogliano accostarsi al gioco 
      per la prima volta: la Banca di Mauritius autorizza il trasferimento delle 
      vincite dei non-residenti in un casinò estero. 
           Mauritius offre quattro case da gioco indipendenti: 
      il Casinò di Mauritius si trova a Curepipe, mentre Port Louis offre 
      l'esotismo del Chinese Casino e il cosmopolitismo del Caudan , e Domaine 
      Les Pailles invita i giocatori ad immergersi in atmosfere d'altri tempi 
      nel suo Grand Casino .
    MUSEI E ARTE
       Tradizione marinara, storia naturale, profumi esotici e curiosità 
      da appassionati: le collezioni museali di Mauritius hanno molto da offrire 
      ai visitatori attenti e curiosi.?Allestito in una tipica dimora creola alla 
      periferia di Mahébourg, il Museo Navale presenta un vero e proprio 
      itinerario di scoperta dei vascelli che hanno fatto la storia della marineria 
      proponendo perfetti modellini delle più celebri imbarcazioni, suppellettili, 
      cimeli e le prime cartine olandesi e portoghesi dell'isola.
      Il Museo del Tè Bois Chéri (aperto dal lunedì al venerdì, 
      dalle 9 alle 15), situato sulla strada per Grand Bassin, vi permetterà 
      di conoscere tutti i segreti della profumata bevanda e anche di approfondire 
      le tradizioni di Mauritius.
      La perfetta riproduzione di un dodo, l'uccello estintosi nel 1681 e divenuto 
      il simbolo della necessità di salvaguardare l'ecosistema, è 
      la principale attrattiva del Museo di Storia Naturale di Port Louis (aperto 
      tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 9 alle 16, sabato e domenica 
      dalle 9 alle 12) che vanta numerosi esemplari di specie scomparse a causa 
      dell'uomo ; sempre a Port Louis, chi ama la filatelia non mancherà 
      di visitare il Museo Postale (aperto dal lunedì al venerdì 
      dalle 9 alle 16, il sabato dalle 9 alle 11.30), che raccoglie un numero 
      impressionante di francobolli di Mauritius e alcune copie del celeberrimo 
      "Post Office" del 1847, mentre gli appassionati di pellicole e 
      obiettive potranno trovare presso il Museo della Fotografia (aperto dal 
      lunedì al venerdì dalle 9 alle 15) una ricca rassegna di antiche 
      macchine fotografiche, stampe e scatti d'epoca dell'isola.
    
      NEGOZI D'ARTIGIANATO
      Dipinti, gioielli, ceste, tappeti, cappelli e cinture di cuoio: per chi 
      vuole portare a casa un manufatto realizzato dagli abili artigiani di Mauritius 
      c'è l'imbarazzo della scelta. A Port Louis presso il mercato e il 
      Craft Market del complesso Caudan Waterfront innumerevoli venditori offrono 
      le proprie creazioni, mentre chi vuole unire la solidarietà all'acquisto 
      di souvenir potrà trovare presso la Société des Petites 
      Enteprises Specilisées splendidi monili di metallo in stile africano, 
      animaletti di cartapesta, ceramiche e ricami realizzati da un'organizzazione 
      senza scopo di lucro che impiega persone diversamente abili.
      Fra gli oggetti più curiosi, le fiale e gli amuleti realizzati con 
      le celeberrime sabbie multicolori di Chamarel, che hanno la particolarità 
      di ripresentarsi a strati anche dopo essere state mescolate.
    
      MUSICA E DANZA
      Musica e tradizione s'incontrano a Mauritius nella danza folkloristica del 
      séga, le cui origini risalgono all'Africa e al Madagascar. Il séga 
      rappresenta l'evoluzione di antiche e suggestive danze risalenti al periodo 
      della schiavitù: l'ambientazione è tipicamente notturna (la 
      leggenda la vede nascere in seguito all'apparizione di un fuoco magico ad 
      alcuni schiavi, durante una fredda e buia veglia sulla spiaggia di Morne, 
      nel sud dell'isola); originariamente era accompagnata solo dal canto e dal 
      ritmo percussivo, cui oggi si tende ad affiancare l'utilizzo di strumenti 
      melodici occidentali.
       Al linguaggio della musica si accompagna quello del corpo: sensuali 
      ballerini e ballerine - vestiti i primi con ampie camicie bianche e pantaloni 
      al ginocchio, mentre gonne lunghe, corpetti attillati e ombelico scoperto 
      spettano alle seconde - danzano sulle sabbie mauriziane evocando magiche 
      atmosfere. A completare il quadro si aggiungono i canti in lingua creola.
      Nelle spiagge mauriziane è possibile ancor oggi assistere a queste 
      spettacolari danze.
      Il séga è ballato anche nei locali notturni di Mauritius, 
      con un'orchestrazione più elettronica. Ne esistono comunque diverse 
      versioni, dalle più tradizionali alle più moderne, più 
      simili ai ritmi latini della lambada o della salsa, ma tutte sempre caratterizzate 
      da grande energia e sensualità.
      Gli strumenti del séga
       Le pulsioni native e profondamente africane del séga vengono 
      preservate ancora oggi dall'uso delle percussioni originali: il ravane è 
      la colonna portante della danza, il cosiddetto "tamburo del séga"; 
      lo accompagnano i coco, un tipo di maracas, il triangolo, il maravanne, 
      una sorta di scatola contenente semi, suonata agitando semplicemente la 
      scatola stessa, e il bobre, un lungo arco di legno, alle cui estremità 
      si tendono corde battute con un bastone.
    TRADIZIONI E ARTIGIANATO
      Crocevia di popoli e religioni, Mauritius è altrettanto ricca di 
      tradizioni, trasmesse soprattutto attraverso il gran numero di riti e feste 
      annuali. Nella macabra ma suggestiva occasione delle Cavadee i fedeli camminano 
      per giorni e giorni gravati da un grande arco di legno (cavadee) cui vengono 
      appesi due sembous, vasi per il latte; indossati zoccoli chiodati e applicati 
      lunghi aghi sul corpo, il rito si conclude con lo sfilamento degli aghi, 
      la deposizione del cavadee e con un pasto succulento a base di sette tipi 
      differenti di curry. A fine febbraio si può assistere allo spettacolare 
      pellegrinaggio in onore del dio Shiva verso il lago sacro Ganga-Talao: per 
      tre giorni le strade si affollano di pellegrini che formano una coda scintillante 
      di specchi e icone. Evento di grande fascino è la Festa della Luce, 
      nel mese di ottobre, durante la quale tutte le case e i templi dell'isola 
      vengono addobbati con scintillanti luminarie.
      Molto sentita è anche la festa del primo dell'anno, salutato da splendidi 
      fuochi accompagnati da canti e balli: spicca l'avvincente Danza del Drago, 
      in cui acrobazie e coreografie si sposano agli splendidi e variopinti costumi 
      tradizionali cinesi. La festa chiamata Holi segna l'inizio del Nuovo Anno 
      indù: due giorni, tra corse e spruzzi d'acqua colorata.
      Di grande effetto la Marcia sul Fuoco della comunità tamilica di 
      Mauritius, durante la quale i fedeli camminano sui carboni ardenti, rimanendo 
      indenni.
      Il penny più caro al mondo
      Nel 1847 Lady Gomm, moglie del governatore inglese dell'isola, decise di 
      placare gli animi della comunità francese, inferocita contro il provvedimento 
      che proibiva l'uso della loro lingua, con un grande e sfarzoso ballo. Dei 
      300 inviti spediti ne rimasero solo 3, e i francobolli che li accompagnavano 
      (one penny arancioni e two pennies blu, quattro in tutto) rappresentano 
      oggi il sogno proibito di ogni collezionista: solo qualche anno fa un one 
      penny è stato venduto a un'asta in Svizzera per 1.420.000 dollari.?E' 
      ancora un'accoppiata di un one e un two pennies a detenere il record per 
      l'asta filatelica più strabiliante: 3.800.000 dollari per una vecchia 
      lettera spedita a Bordeaux da Port Louis.
      Ma come mai questi francobolli son così rari? Nello stesso anno del 
      ballo fu stampata la prima serie: un errore nel disegno (l'intestazione 
      "Post Office" invece che "Post Paid") convinse le autorità 
      a far ritirare la prima tiratura di 500 pezzi: in quel momento non immaginavano 
      certo di consacrare un vero culto filatelico.
      Tra arte e artigianato
      Negozi, mercati, gallerie: l'inventiva e la fantasia mauriziana sono pronte 
      a svelarsi al visitatore a ogni angolo. Senza dimenticare naturalmente l'eccellenza, 
      certificata dal National Handicraft Centre, l'ente nazionale che presiede 
      alla definizione degli standard qualitativi. Lo shopping a Mauritius riesce, 
      quindi, a riservare molte sorprese.
      Gioielli, pelletteria, lavorazione di fibre vegetali e di legni, sono tra 
      i prodotti che attirano maggiormente i visitatori, grazie anche alle boutique 
      duty free che permettono di avere prezzi concorrenziali sulle materie preziose; 
      l'unica delusione sarà quella di non poter indossare il gioiello 
      acquistato prima di lasciare l'isola: proprio per permettere questi forti 
      sconti gli oggetti acquistati vengono consegnati in aeroporto al momento 
      della partenza.
      Ma l'artigianato mauriziano è famoso nel mondo soprattutto grazie 
      al modellismo: alcune piccole aziende producono collezioni di navi, antiche 
      e moderne, e pezzi unici su commissione, ricercatissimi per la cura meticolosa 
      nei dettagli (si utilizzano anche gli stessi materiali degli originali) 
      e per la convenienza assoluta dei prezzi.
    
      SOCIETÀ ED ECONOMIA
      Una popolazione eterogenea che conta circa 1.100.000 unità, distribuita 
      su un territorio grande poco più dell'area metropolitana londinese. 
      Un miracolo di convivenza etnica che si sta affermando anche come esempio 
      di estremo dinamismo economico. Da circa un decennio, infatti, è 
      in atto una politica di diversificazione, grazie alla quale turismo e artigianato 
      hanno affiancato l'agricoltura nei principali indicatori economici, mentre 
      l'industria (tessile e alimentare) e la finanza si stanno affermando come 
      poli di attrazione per gli investimenti interni, ma soprattutto esteri.
      L'agricoltura si fonda quasi completamente sulla canna da zucchero, le cui 
      piantagioni occupano il 90% del territorio; un'altra risorsa importante 
      per i mauriziani è il tè, coltivato sulle alture di Curepipe, 
      la cui produzione viene per il 25% destinata all'esportazione. Recentemente 
      si è sviluppato un altro mercato fiorente, quello delle anturie, 
      caratteristici fiori a forma di cuore, coltivati nelle serre ed esportati 
      nella loro quasi totalità in Europa e Giappone. L'allevamento è 
      essenzialemte ad uso interno, di pollame soprattutto e in misura minore 
      di suini, bovini ed ovini. La pesca è diffusissima e il tonno in 
      scatola è il principale prodotto industriale dell'isola.
      Grazie al programma di diversificazione economica iniziato negli anni '70 
      e agli incentivi creati per attirare capitali stranieri (Port Louis è 
      porto franco), si è imposto negli ultimi anni il settore artigianale-industriale 
      come ottima alternativa all'agricoltura: fiorente soprattutto il campo tessile, 
      e il modellismo navale per il quale gli artigiani dell'isola sono famosi 
      e che attira appassionati collezionisti da tutto il mondo.
    La fabbrica dei colori
       Dal verde brillante delle coltivazioni di tè e della canna 
      da zucchero al rosso porpora degli anthurium, i fiori "a cuore": 
      la nazione che ha fatto dei colori un simbolo, li riconferma anche come 
      importanti settori della produzione destinata sia al consumo interno che, 
      soprattutto per quanto riguarda i fiori, all'esportazione. ?Altrettanto 
      importante è il giovane settore tessile, che raccoglie le aziende 
      che affiancano i grandi nomi della moda mondiale nel processo produttivo. 
      Alcuni nomi? Max Mara, tra gli italiani, e Hugo Boss tra gli internazionali. 
      ?In questa nuova economia dei colori c'è spazio anche per il riciclaggio 
      dei rifiuti: il vetro, ad esempio, viene raccolto e lavorato in piccole 
      aziende artigianali, che ne ricavano oggetti da arredamento e souvenir.
      Da porto-franco a business centre
      L'analisi delle politiche economiche mauriziane dell'ultimo ventennio svela 
      il ritratto di una nazione giovane, ma molto grintosa.
      Le azioni governative intraprese fin'ora hanno consolidato il suo status 
      finanziario di porto franco, ma il vero obiettivo è quello di creare 
      una nazione economicamente indipendente. Le agevolazioni alle imprese hanno 
      determinato un incentivo enorme per la diversificazione delle produzioni, 
      elemento fondamentale per il consolidamento politico-finanziario, e la crescita 
      di società legate a voci produttive non tradizionali, quali canna 
      da zucchero o tè, è la riprova della modernità e dell'efficacia 
      di queste manovre economiche.
      Sfruttamento compatibile del territorio, quindi, ma anche grande attenzione 
      alle comunicazioni e all'Information Technology per una piccola nazione 
      tutta protesa verso il futuro.
    Luna di miele e matrimonio a Mauritius
      VIAGGI DI NOZZE A MAURITIUS
      Se la luna di miele è simbolo dell'inizio di una vita in comune, 
      la scelta della destinazione non può essere lasciata al caso: occorre 
      che sia una fuga romantica dal mondo e dal quotidiano, che lasci tutto il 
      tempo e lo spazio agli sposi per godersi al meglio i primi momenti della 
      vita a due, e che dia loro la possibilità di essere viziati e coccolati 
      mentre intorno natura e paesaggi danno il meglio di sé. Ecco perché 
      Mauritius è la scelta vincente.
      Mark Twain, arrivando sull'isola, ebbe a dire: "Bisogna desumere che 
      Mauritius è stata creata prima del paradiso, e che il paradiso sia 
      stato copiato da Mauritius"; ma anche tanti altri grandi scrittori, 
      compreso il raffinato esteta Baudelaire, furono ammaliati dall'atmosfera 
      da Eden di quest'isola persa nell'Oceano Indiano. Scegliere Mauritius come 
      meta per il proprio viaggio di nozze significa in primo luogo avere la certezza 
      di ambientare il "viaggio di una vita" nella più stupefacente 
      e romantica delle scenografie.
      Eppure le spiagge candide bordate da alberi di filaos e palme, l'acqua blu 
      e turchese del mare protetto dalla barriera corallina e le montagne dai 
      riflessi color smeraldo sono solo la meravigliosa cornice: infatti sull'isola 
      sono presenti alberghi e resort che sembrano nati per essere rifugio di 
      una fuga d'amore. Eleganza, raffinatezza e romanticismo contraddistinguono 
      architetture e ambienti, mentre il servizio, attento e allo stesso tempo 
      discreto, permette agli sposi di godere appieno di un rifugio d'amore privato 
      con tutti i confort di un servizio esclusivo.
      Oltre ai servizi e alle numerose attività a disposizione degli ospiti, 
      ci sono centri benessere e spa per godere al meglio il proprio soggiorno 
      e fare della luna di miele una vera e propria cura di bellezza. E per di 
      più essere in luna di miele a Mauritius conviene: la maggior parte 
      di alberghi e resort, infatti, propone soggiorni speciali per gli sposi, 
      con riduzioni, sistemazioni in camere deluxe, omaggi floreali o romantiche 
      cene sotto il cielo stellato. I tour operator specializzati sulla destinazione 
      sono in grado di accontentare qualunque richiesta: 
      Anche chi non vuole solo mare tropicale, spiagge e tramonti trova a Mauritius 
      la meta ideale del suo viaggio di nozze: gli interni dell'isola infatti 
      sembrano fatti per le esplorazioni e le escursioni, adatte a ogni livello 
      di preparazione fisica, in uno scenario naturale verdissimo che si inerpica 
      sui pendii vulcanici delle alture. E la vita quotidiana sull'isola? Uno 
      stimolante melting pot di storie, etnie e culture, che si riverbera nelle 
      architetture cinesi, indiane e arabeggianti, nell'alto livello della gastronomia 
      creola, nelle coinvolgenti musiche tipiche che hanno l'antico ritmo dell'Africa 
      e le armonie esotiche dell'Asia.
      E se siete alla ricerca della più romantica delle idee, perché 
      non sposarsi a Mauritius? L'iter burocratico è semplicissimo: in 
      quindici giorni si ottengono i documenti necessari, sia per i matrimoni 
      civili che per quelli religiosi, e la maggior parte degli hotel e dei resort 
      potrà aiutarvi nell'organizzazione di ogni minimo dettaglio, dai 
      fiori agli abiti, e senza dimenticare il banchetto, rendendo anche la preparazione 
      della cerimonia un momento incredibilmente rilassato e lontano dalle ansie 
      e dagli intoppi di un matrimonio comune.
      Scegliete il volto dell'isola che più vi piace, e portate solo voi 
      stessi e il vostro amore: lasciate che al resto pensi Mauritius.
    
    SPOSARSI A MAURITIUS
      Sancita dal Civil Status Act, la possibilità di sposarsi sull'isola 
      è concessa anche ai non residenti, a patto che le pubblicazioni vengano 
      affisse almeno un giorno prima delle nozze, facendo parallelamente domanda 
      al Central Civil Status Office di un certificato che attesti la loro non 
      cittadinanza e non residenza a Mauritius.
      Questa domanda va inoltrata presso il CCSO (7° piano, Immeuble Emmanuel 
      Anquetil, Port Louis) almeno 15 giorni prima della data del matrimonio, 
      insieme alla seguente documentazione:
      a) fotocopie dell'atto di nascita di ognuno dei due sposi, redatte in inglese 
      o francese;?b) 2 fotocopie del passaporto di ognuno dei due sposi (soltanto 
      le prime tre pagine;?c) ogni altro documento relativo a divorzio, stato 
      di vedovanza o cambiamento di nome.
      All'arrivo a Mauritius le parti si recheranno presso il responsabile del 
      Civil Status Office con i loro documenti originali e i passaporti. Dopo 
      la verifica di questi, verrà rilasciato loro il certificato di non 
      residenza e non cittadinanza; potrà altresì esser loro richiesta 
      una dichiarazione giurata resa dinanzi al Cancelliere Capo della Corte Suprema.
      Una volta giunti nella località ove alloggeranno, le parti si recheranno 
      presso l'ufficiale del Civil Status Office e produrranno il suddetto certificato 
      per le pubblicazioni del matrimonio, che sarà celebrato il giorno 
      seguente.
      Le nozze potranno essere celebrate in un ufficio o in qualsiasi luogo privato 
      di gradimento della coppia.
      Per maggiori informazioni rivolgersi a:
      Consolato di Mauritius:?Via G. B. Morgagni, 6?00161 Roma?Tel. +39 06 
      44245652?Fax +39 06 44245659
      Se si desidera celebrare un matrimonio religioso secondo il rito cattolico, 
      potete richiedere informazioni al vostro agente di viaggi di fiducia.
      Si segnala che è possibile celebrare la cerimonia solo presso gli 
      edifici religiosi di rito cattolico e non presso le strutture alberghiere.
      È sufficiente contattare l'Arcivescovado di Port Louis (Tel. +23..., 
      Fax +230 208 66 07), presentando i certificati di battesimo e di cresima 
      redatti in inglese o francese, al seguente indirizzo:
      Father Michel BOULLE
      Chancellor - Diocese of Port-Louis - 13, Mgr Gonin street, - Port-Louis 
      - MAURITIUS
    
      CLIMA
      Il clima a Mauritius è tipicamente tropicale ma varia sensibilmente 
      da regione a regione. Sugli altopiani centrali si hanno in media 5 gradi 
      in meno che sulla costa. Vi è una certa differenza di condizioni 
      metereologiche fra la costa occidentale e quella orientale.  La costa 
      orientale è molto più secca nei mesi di gennaio e febbraio, 
      quando i venti dominati, a causa dei rilievi centrali, comportano precipitazioni 
      piovose sulle coste occidentali. 
      I mesi più caldi vanno da Novembre ad Aprile, con temperature che 
      variano dai 20°C ai 28°C nelle alture interne e dai 25°C ai 
      33°C sulla costa. Questo è anche il periodo dei cicloni, specie 
      da Gennaio a Marzo, anche se l'isola viene colpita direttamente da un ciclone 
      all'incirca una volta ogni 15 anni. Comunque si hanno sempre in questo periodo 
      forti piogge che possono rovinare in parte la vacanza dei turisti. Le ore 
      di luce nei periodo estivo variano dalle 05:00 alle 19:00.
      I mesi più freddi vanno da Maggio a Ottobre, con temperature che 
      variano dai 13°C ai 23°C nelle alture interne e dai 18°C ai 
      26°C sulla costa. In questo periodo si hanno meno piogge e meno umidità; 
      visitare l'isola può essere, in questo periodo, molto piacevole anche 
      se, per gli amanti delle spiagge e dei bagni, l'acqua dell'oceano risulta 
      essere un po' fredda. Le ore di luce nei periodo invernale variano dalle 
      06:00 alle 17:30.
      A Mauritius non sia hanno periodi monsonici definiti; può piovere 
      in qualunque giorno dell'anno anche se spesso la pioggia , così come 
      velocemente arriva così velocemente se ne va. Comunque una stagione 
      delle piogge può essere indicata fra Gennaio e Aprile. Mauritius 
      può essere suddivisa in due grandi aree climatiche: Area Ovest-Nord 
      e area.?
      Est-Sud. Di seguito sono riportati alcuni dati statistici relativi a questa 
      ripartizione.
      Piogge a Mauritius?(totale mensile e n° di giorni con più di 
      5 mm)
      Uffici del turismo: informazioni per vacanze a Mauritius
      UFFICI DEL TURISMO
      Italia:?Piazza Caiazzo, 3 ?20124 Milano ?Tel.  +39 02 67074703  
      ?Fax +39 02 6692648 ?Email: mtpa@mauritius-turismo.com ??L'ufficio non è 
      aperto al pubblico. Per informazioni telefonare al numero  +39 02 67074703, 
      attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13
      Port Louis:?Level 5, Victoria House ?St. Louis Street ?Port- Louis ?Tel: +230 
      210 1545 ?Fax: +230 212 5142 ?E-mail: mtpa@intnet.mu ?http://www.tourism-mauritius.mu
    MTPA è presente anche con vari punti informativi in aeroporto (tel. +23...), 
      sul lungomare (waterfront) della capitale, Port Louis (+2... e nelle 
      località di Flic-en-Flac)(+2..., Rivière Noire (+2..., 
      Pamplemousses (+23..., Trou d'Eau Douce (+230 4800925) e a Port 
      Mathurin, nell'isola di Rodrigues (+230 8....
     Formalità d'ingresso
      Per i cittadini dei seguenti paesi non è necessario un visto di ingresso: 
      Arabia Saudita, Australia, Austria, Antigua e Barbuda, Bahamas, Bahrain, 
      Barbados, Belgio, Belize, Botswana, Brunei Darussalam, Canada, Cipro, Danimarca, 
      Dominica, Emirati Arabi, Estonia, Finlandia, Francia, Gambia, Germania, 
      Ghana, Giamaica, Giappone, Granada, Grecia, Grenada, Guyana, Hong Kong, 
      India, Irlanda, Isole Salomon, Israele, Italia, Giappone, Kenya, Kiribati, 
      Kuwait, Lesotho, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malawi, 
      Malesia, Maldive, Malta, Mozambico, Namibia, Nauru, Norvegia, Nuova Zelanda, 
      Oman, Olanda, Papua-Nuova Guinea, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, 
      Qatar, Regno Unito (e dipendenze), Réunion, Samoa Occidentale, San 
      Marino, Seychelles, Sierra Leone, Singapore, Slovenia, Slovacchia, Spagna, 
      St. Cristopher & Nevis, St. Lucia, St. Vincent & Grenadine, Stati 
      Uniti, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Swaziland, Tanzania, Tonga, Trinidad 
      & Tobago, Tunisia, Turchia, Tuvalu, Uganda, Ungheria, Vanuatu, Vaticano, 
      Zambia, Zimbabwe. (lista aggiornata a maggio 2008).
      E' consigliabile ai cittadini degli altri paesi informarsi presso:
    I cittadini dei paesi del Commonwealth non hanno bisogno di visto.
      I visitatori italiani devono essere muniti di passaporto con validità 
      di almeno sei mesi dalla data di rientro, devono esibire alla dogana un 
      biglietto di ritorno e dimostrare di essere in possesso di mezzi finanziari 
      necessari alla durata del loro soggiorno. Il rispetto di queste condizioni 
      permette di prolungare il periodo di permanenza.?Attenzione: Operazione
    
      MAURITIUS SENZA PASSAPORTO
      Fino al 31 dicembre 2009, in via sperimentale, i cittadini italiani maggiori 
      di 15 anni che vogliano recarsi a in viaggio a Mauritius potranno partire 
      muniti solo di un documento d'identità valido per l'espatrio, senza 
      accedere ad alcuna fase di registrazione preliminare. Questa iniziativa 
      si rivolge ai cittadini italiani in possesso di una carta d'identità 
      in corso di validità e concerne tutti i tipi di soggiorno senza alcuna 
      restrizione. 
      L'isola di Mauritius non è mai stata così vicina. Fedele alla 
      sua tradizione di ospitalità, Mauritius si posiziona come destinazione 
      facilmente accessibile e vuole incoraggiare i viaggiatori italiani a partire, 
      anche in formula lastminute, per scoprire le numerose bellezze offerte dalla 
      destinazione.
      Procedure e formalità ?L'operazione Mauritius Senza Passaporto è 
      destinata unicamente ai viaggiatori: ?- di nazionalità italiana ?- 
      in possesso di documento d'identità valido per l'espatrio e con validità 
      residuale di 6 mesi dalla data di rientro in Italia ?- in possesso di una 
      prenotazione alberghiera valida ?- in possesso di biglietto aereo di ritorno 
      confermato ?- che dispongono di mezzi sufficienti per coprire la spesa del 
      loro soggiorno ?Al loro arrivo sul territorio mauriziano, i viaggiatori 
      italiani che intendano beneficiare del nuovo regime di entrata nel paese, 
      dovranno compilare il modulo di arrivo messo a disposizione dall'Ufficio 
      Immigrazione presso l'aeroporto, indicando i giorni e il luogo di permanenza 
      sull'isola. ?L'ufficio Immigrazione, dopo aver preso visione del suddetto 
      modulo, apporrà il timbro di lasciapassare,concedendo loro un'autorizzazione 
      di soggiorno (Landing Permit) valida per l'intera durata del loro soggiorno 
      a Mauritius. La stessa autorizzazione dovrà poi essere esibita presso 
      l'Ufficio Immigrazione dal viaggiatore al momento della partenza in occasione 
      del suo rientro in Italia.
      Per ulteriori informazioni: www.mauritiussenzapassaporto.com
      Nessun turista è autorizzato ad accettare lavoro remunerato
    
      REGOLAMENTO SANITARIO
      L'isola di Mauritius è una delle destinazioni più sicure per 
      i viaggiatori. E' conosciuta a livello internazionale per l'ottimo livello 
      qualitativo delle strutture sanitarie e per l'assenza di malattie endemiche. 
      Nessuna vaccinazione è richiesta ai viaggiatori provenienti dall'Italia.
    
       FORMALITA' DOGANALI
      Esenti da dogana: indumenti ed effetti personali usati (dovranno essere 
      riesportati alla partenza). 250 g di tabacco, 1,5 l di acqua di colonia, 
      2 l di vino o birra e 1 l di bevande superalcooliche. Armi da fuoco e munizioni 
      vanno denunciati all'arrivo.
      Per importare animali vivi e piante è necessario ottenere una licenza 
      dall'Ufficiale Veterinario Capo (Ministero dell'Agricoltura). Cani e gatti 
      devono essere sottoposti a sei mesi di quarantena a partire dalla data d'arrivo.
      Esame animali e piante e rilascio licenze:?Ministero dell'Agricoltura?Head 
      Office Réduit.?Tel.: (230) 454-1091
      MONETA
       La moneta locale è la rupia mauriziana (Rs) il cui cambio con 
      la nostra valuta non è fisso, e oscilla tra le 40 e le 44 rupie mauriziane 
      per un euro. Sono accettate le carte dei seguenti circuiti: American Express, 
      Diners, MasterCard e Visa. Sportelli Bancomat nelle maggiori località. 
      Nessuna restrizione è imposta sull'importazione di moneta straniera, 
      tratte bancarie, lettere di credito, chèque di viaggio.
      CARTE DI CREDITO 
      Accettate le carte dei seguenti circuiti: American Express, Diners, MasterCard 
      e Visa.
      AEROPORTI
       Aeroporto Internazionale Sir Seewoosagur Ramgoolam, Plaisance (Cod.: 
      MRU), situato a 3 Km da Mahebourg e a 45 Km da Port Louis. Boutique "duty 
      free", bar, banche, ufficio postale.
      Voli per vacanze a Mauritius
      COMPAGNIE AEREE PER VOLARE A MAURITIUS
      ?Air Mauritius ?La compagnia di bandiera dell'Isola di Mauritius
      ?Air France -?British Airways -?Emirates -?Eurofly ?
    FUSO ORARIO
       Dal 26 ottobre 2008 al 28 marzo 2009 L'isola di Mauritius avrà 
      l'ora legale: +4h rispetto all'Italia.
      La notte tra il 25 e 26 ottobre i mauriziani sposteranno in avanti di un'ora 
      le loro lancette degli orologi seguendo una politica di diminuizione degli 
      sprechi di energia e utilizzare maggiormente la luce del sole. In questo 
      modo l'ora del tramonto si sposterà infatti intorno alle 20.15.
      A Mauritius tornerà in vigore l'ora solare il 28 marzo 2009 (portando 
      indietro di un'ora le lancette): a partire da tale data ci saranno solo 
      +2h di fuso rispetto all'Italia.
      LINGUA
       Inglese. La lingua meglio compresa e parlata, dopo il creolo, è 
      il francese. Tra le lingue orientali ha la maggiore diffusione l'hindi.
       ELETTRICITA'
       Il voltaggio è di 220V. E' conveniente munirsi di adattatore 
      che vi consenta di utilizzare prese a due o a tre spinotti.
       TELEFONIA FISSA E MOBILE
      La rete telefonica è moderna, e permette di effettuare chiamate internazionali 
      dirette (IDD) da ogni apparecchio, pubblico e privato. La numerazione locale 
      è a sette cifre, e non esistono prefissi distrettuali. Il prefisso 
      di teleselezione internazionale è +230. Per chiamare l'Italia da 
      Mauritius occorre anteporre lo 0039 al numero, comprensivo di identificativo 
      di località preceduto dallo 0.
      E' possibile usufruire del servizio di roaming internazionale per telefoni 
      GSM con qualunque gestore italiano. In tutta l'isola la ricezione del segnale 
      è ottimale.
      COME VESTIRSI
      Indumenti leggeri sportivi e da spiaggia. E' bene prevedere capi più 
      formali per le visite al di fuori delle località balneari (specie 
      ai luoghi di culto), qualcosa di elegante per entrare in alcuni ristoranti 
      e locali, e abbigliamento adatto per chi desidera effettuare escursioni. 
      Nei mesi invernali (da giugno a settembre) è consigliabile prevedere 
      un indumento di lana per le serate.